La rincorsa del PD e dei servi Ncd dietro ai penta stellati e chiunque serva per vincere.
La campagna elettorale furoreggia e la confusione regna sovrana nelle selvagge politiche delle praterie italiane. Sta di fatto che Renzi ulula strumentalizzando il suo 40% Italicum “democratico” prendendo a modello la vittoria di Cameron ma senza ammettere che il primo ministro inglese ha stravinto con i collegi uninominali e senza il pasticcio della lista e dei capilisti all’amatriciana italiana, dove la governabilità è rimandata al ballottaggio e ad un premio di maggioranza ,ma proprio per la clausola di sbarramento del 3% troppo bassa, favorisce la frammentazione delle opposizioni. Ma cosa ci possiamo aspettare dalle elezioni regionali e comunali di fine maggio, quando è evidente che prevarrà il trasformismo di aggregazioni spurie – di cui quella della lista capeggiata da De Luca in Campania è il malo esempio- strumento per vincere nelle urne ma odioso per l’effettiva governabilità ed evidentemente bastardo? Poi la campagna elettorale si fa ad annunci e non nei programmi a contatto con il popolo sovrano, programmi inesistenti perché ballerini. Boschi in prima linea, ministro staffetta partigiana è la protagonista della scena: incassata la riforma elettorale firmata da Mattarella (peraltro è stata un’illusione la nostra che ci fosse coerenza da parte del Presidente della Repubblica nell’attenersi al suo precedente giudizio costituzionalista, poiché Renzi non sarebbe andato avanti!) prima rincorre il salario minimo dei cinque stelle, poi ora il conflitto di interesse.
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Scade oggi 8 maggio 2015 il termine previsto dalla legge per approvare l’atteso Atto IV del JOBS ACT dicasi decreto attuativo della legge 183/ art 1 comma,8,9 …..Tutela e conciliazione delle esigenze di cura,vita ,lavoro …., portante il n.157 e termine ultimo odierno per la validazione nelle commissioni competenti in materia (lavoro e bilancio).La procedura prevede che il Testo(relatrice On.Giovanna Martelli ) diventa automaticamente approvato e applicativo . A noi NON risulta esserci stati comunicati ulteriori cambiamenti, rispetto alle avvenute modifiche, stralci, articoli aggiunti, in corso d’opera di parti consistenti del Testo originario della legge 183/2014.
Il testo divulgato e in nostro possesso presenta stralci di parti consistenti e contiene dunque parziale attuazione dell’art 1 comma 8/9 LD 183/2014 , intervenendo solo sull’attuazione di cui alla lettera a,b,c,d,g,h,l e tralasciando le lettere c,e,f,i e dunque non mette mano alla tax credit ,facoltà di cessione dei giorni aggiuntivi per ferie,l’integrazione dell’offerta di servizi per le cure parentali forniti dalle aziende e dai fondi o enti bilaterali nel sistema pubblico-privato dei servizi alla persona ,e estensione delle norme ai rapporti di lavoro nella PA .
26 Articoli dai quali NON DEVONO DERIVARE NUOVI O MAGGIORI ONERI A CARICO DELLA FINANZA PUBBLICA,misure sperimentali solo per il 2015 ,tranne che l’art 24 anch’esso sperimentale per il triennio 2016/2018, con ridondanti e barocche procedure che prevedono le solite cabine di regia ,per perdere ulteriore tempo, visto che sulle prassi di contrattazione per poter accedere ad una quota pari al 10% del Fondo per il finanziamento di sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di secondo livello di cui al Cap.4330 dello Stato di previsione della Spesa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali non c’è nessuna necessità di creare filtri con altri grupponi in chiuse stanze in quanto l’osservatorio sulla Contrattazione dell’Ufficio della Consigliera Nazionale di parità dal 2011 anche questo lavoro, gratuitamente, lo ha compiuto. Dunque una Banca dati c’è basta solo valorizzarla e non accantonarla.
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Si parla molto di occupazione e disoccupazione ma non della situazione dei dipendenti delle sedi dei Ministeri .Tira un’aria di bufera tra i funzionari del Ministero del lavoro,delle politiche sociali e i funzionari del Ministero per l’Innovazione della Pubblica Amministarzione , la stagione riformatrice infatti è cosparsa di buche con acqua e grande incognite. Entrambi infatti sono in profondo dissenso con la riorganizzazione interna che li ha come protagonisti di una manovra assai confusa. Cominciamo con il Ministero del lavoro , con i problemi relativi alla costituzione di una Agenzia Nazionale Unica Ispettiva,prevista nel decreto attuativo del JOS ACT. L’idea che circola è irrazionale poiché smentirebbe l’obiettivo della riforma che prevedeva una razionalizzazione delle centrali INPS,INAIL,Direzione Ispettiva .
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NOTIZIA INTERESSANTE - BONUS PER BAMBINI
La legge di stabilità 2015 aveva stabilito un incentivo alla natalità che però necessitava del relativo provvedimento attuativo. Dopo circa due mesi, tale intervento, ha preso finalmente vita, sottoforma di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, con conseguente pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n.83 del 10 aprile 2015.
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