Di più dobbiamo fare di più
Prevenzione salute e sicurezza sul lavoro. Di più ,dobbiamo fare di più- Alessandra Servidori
Se non iniziamo ad affrontare i gravi problemi del lavoro partendo da una condivisione dei dati e delle informazioni disponibili si continuerà nella sterile contrapposizione muro contro muro. E che sia quantomai auspicabile un confronto capace di anteporre i fatti e le analisi alle ideologie ed alle pregiudiziali politiche è una consapevolezza che tutti ammettono.ma bisogna passare ai fatti. A livello ministeriale e parlamentare si è annunciato un provvedimento per irrobustire il diritto alla tutela del lavoro e, in particolare, quello alla protezione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che rappresenta uno dei valori privilegiati dalla produzione normativa e dall’attività giurisprudenziale che, intervenute nella regolazione con una molteplicità di strumenti aventi differente efficacia – quali direttive, raccomandazioni, decisioni, programmi di azione e strategici, sentenze – hanno reso particolarmente complesso l’adeguamento da parte degli ordinamenti nazionali. Ne abbiamo ragionato in ambito istituzionale, associativo, politico e tra le varie proposte, tre sono le più velocemente attuabili .*La prima proposta è riferita al ruolo ispettivo . è di questi giorni la Programmazione del 2025 dell’Ispettorato nazionale lavoro che è appesantito da vari ruoli e che soffre ancora di quella mancata armonizzazione tra i vari profili giuridici ed economici Ispettivi (inail,inps, asl, forze dell’ordine, carabinieri, finanza ecc) nonostante la legge di armonizzazione sia del 2015 seguita da un dl del 2024 ma largamente inattuata e in sofferenza. Sottraendo alle ASL – già molto impegnate -il compito che gli è stato erroneamente affidato e riportandolo in sede Inail la situazione migliorerebbe e da qui la proposta di una AUTORITY che potrebbe essere il collettore di una azione ispettiva che abbia anche ruoli oltre che di garante dell’applicazioni delle norme, di incoraggiare le aziende a favorire e premiare le buone prassi.
*La seconda proposta prevede l’applicazione della legge sulla la partecipazione dei lavoratori che fa da cardine al potenziamento della Contrattazione di prossimità, della formazione , per affrontare la riorganizzazione aziendale in un sistema che prevede la conoscenza multidisciplinare accademica e la promozione del MANAGER dell’inclusione per affrontare problematiche delle persone diversamente abili, di genere, in settori, comparti, istituzioni scolastiche, varie potenziali discriminazioni dove il tema prevenzione salute e sicurezza è fondante e dove comunque a gamba larga entrano le nuove complessità.
* La terza proposta attiene alla Formazione, poichè fondamentale innovarne i contenuti anche rispetto e soprattutto al Decreto recente STATO E REGIONI si tratta di un nuovo accordo sancito il 17 aprile 2025 pubblicato in GU 119 del 24 maggio 2025 che attendavamo da oltre 3 anni. Questo provvedimento definisce i contenuti minimi - nell’allegato A- e la durata dei percorsi formativi in materia di prevenzione salute e sicurezza sul lavoro ai sensi dell’art 37, c2 dLGS 81/ 08 . Ora è necessario essere operativi con moduli formativi scientificamente innovativi , affidati a personale specializzato, con piattaforme diversificate , controllate ma senza certificazione che ancora oggi rappresenta purtroppo un business. Le sedi Universitarie in collaborazione con le associazioni di categoria nell’ambito della terza missione sono una sede privilegiata .