Previous Next
BRATISLAVA e l'accordo che non c'è Alessandra Servidori 17 settembre 2016 BRATISLAVA e L'ACCORDO CHE NON C'E'   Chi  ha... Read more
La violenza sulle donne sul lavoro e spesso anche indirette VIOLENZA DI GENERE Le violenze sulle donne sono molte, anche sul lavoro e spesso... Read more
Candidata alle Europee 2024 : firmato il Manifesto dichiarazione Forum per la disabilità di impegno EUROPA DISABILITY FORUM MANIFASTO EDF Dichiarazione di impegno dei candidati alle Elezioni... Read more
EBBENE NO NO AL DECRETO CIRINNA' http://formiche.net/2016/01/09/perche-critico-il-ddl-cirinna/ Alessandra Servidori -Ebbene sì mi... Read more
PILLOLE di STABILITA' -11 Gennaio 2016     PROF .ALESSANDRA SERVIDORI  -  DIRETTORE CESLAR-UNIMORE Pillole LEGGE DI STABILITA’  Sono... Read more
Incontro governo sindacati : HO LE IDEE CHIARE ALESSANDRA SERVIDORI  L’incontro di domani  ? abbiamo già le idee chiare  Sui referendum NON... Read more
7 Marzo 2024 Donne : basta ipocrisie Basta ipocrisie. Servono riforme strutturali-  IL RESTO DEL CARLINO – 7 marzo 2024 Alessandra... Read more
LIBRO : LA violenza sulle donne.i bambini disegnano   SABATO 14 OTTOBRE, ore 16,30                                      SALA CASA... Read more
Disabilità e non autosufficienza FAC Francesco Alberto Comellini -Disabilità e non autosufficienza - Profili giuridici e criticità... Read more
LUNGA LUNGHISSIMA VITA A MATTARELLA E DRAGHI Alessandra Servidori    Lunga lunghissima vita a Mattarella e Draghi    : 29 gennaio... Read more
Lampadina su Medicina di genere Start Mag Il post di Alessandra Servidori         Start Mag 19 Aprile       2 a lampadina su Medicina di... Read more
LA SCUOLA ALTERNATA Alessandra Servidori 12 OTTOBRE 2015  Domenica la mia amica Fiorella insegnante in una scuola... Read more
GREEN PASS in azienda è bene sapere che .....  GREEN PASS è bene sapere che ....ALESSANDRA SERVIDORI  Il tampone pagato dal datore di lavoro... Read more
Un buon anno non si nega a nessuno ma il 2018 si è chiuso con una manovra da delirio Alessandra Servidori Né rigore né crescita. Il governo giallo verde ha perso la scommessa contro... Read more
Importante Ordinanza della Consulta : diritto della madre al cognome del figlio Alessandra Servidori DIRITTO DI FAMIGLIA E COGNOME DELLA MADRE : importante Ordinanza della Corte... Read more
Lezione 2.Non è mai troppo tardi.Meglio tardi che mai Alessandra Servidori   Lezione n. 2 .Non è mai troppo tardi. Meglio tardi che mai .Corso di... Read more
GLI INGHIPPI DELL'ITALICUM ALESSANDRA SERVIDORI -GLI INGHIPPI DEL BRUTTO ITALICUM 21 marzo 2016 www.formiche.com  Dunque,... Read more
Nuova Professionalità la diversità e il genereITS settembre/ottobre *Alessandra Servidori       Pubblicato oggi 27/ottobre/2021        Rubrica ITS e divari di genere... Read more
SMART WORKING : BASTAVA applicare l'Avviso Comune già nel 2011 27 ottobre 2015- JOB 24 SOLE 24ORE Smart working - Nel disegno di legge... Read more
SIAMO FIERE DI ESSERE ITALIANE AlessandraServidori     Quando siamo fiere di noi italiane  21 marzo 2016 Il Consiglio d’Europa... Read more
La genitorialità condivisa NON è condivisa                Alessandra Servidori   La genitorialità condivisa non è condivisa... Read more
E Draghi fece ORDER! e altro ancora Alessandra Servidori      startmag  3 marzo    e  Radio in blu 4 marzo ... Read more
A GAMBA TESA VERSO LE ELEZIONI 1                         Alessandra Servidori    Un programma sul lavoro che vale la pena... Read more
Cosa resta del giorno   ALESSANDRA SERVIDORI         Una questione durante la campagna elettorale che non ho potuto... Read more
CALENDA e la mancanza di un Piano Industriale Alessandra Servidori Le news del Ministro Calenda, titolare del dicastero Sviluppo Economico,... Read more
La Ue diminuisce sensibilmente le risorse per la parità di genere. QUI EUROPA www.ILDIARIODELLAVORO:IT  Rapporto EIGE, meno dell’1% dei Fondi Strutturali Ue viene... Read more
Le imprese cercano tecnici ma calano le iscrizioni agli istituti professionali Alessandra Servidori    Le imprese cercano tecnici ma calano le iscrizioni agli istituti... Read more
la nostra Piattaforma aggiornata 15 Aprile 2020 Alessandra Servidori LA NOSTRA PIATTAFORMA 15 Aprile 2020 n.2  Noi come TutteperItalia sul... Read more
Lasciate lavorare Mattarella Alessandra Servidori             Lasciate lavorare il Presidente Mattarella  Il Presidente... Read more
TRASFORMAZIONI TECNOLOGICHE, FORMAZIONE E LAVORO PROBLEMI E PROPOSTE     Professionalità - n. 2/2018 - Anno XXXIV - ISSN:... Read more
Diritto e potere Scena 2 Alessandra Servidori  ... Read more
Governo Irresponsabile  Alessandra Servidori  Questo governo non ha  il pudore della responsabilità :sui conti... Read more
Lettera aperta a Elena Boschi Alessandra Servidori -  Lettera aperta a Elena Boschi L’evidenza è un fatto la calunnia anche.... Read more
Rappresentazione avvilente del teatrino politico italiano tra urla e schiamazzi Alessandra Servidori Va in scena una rappresentazione avvilente del teatrino politico italiano... Read more
Niente parità di genere nei consigli metropolitani Alessandra Servidori                   Donne e governo metropolitano : una presenza... Read more
19 Aprile 2016 : Senato.Noi tuttiperRoma contro il cancro RASSEGNA STAMPA -GIORNATA DI STUDIO UNA ROAD MAP CONTRO IL CANCRO: INSIEME LA STRADA È MENO... Read more
Il 4 febbraio in tutto il mondo è la giornata dedicata alla lotta contro il cancro :WORLD CANCER DAY          Alessandra Servidori  Il 4 febbraio in tutto il mondo è la giornata dedicata alla lotta... Read more
Legge di bilancio 2022 :news sanità e lavoro Legge di Bilancio 2022: news Sanità e Lavoro  www.generedonna.it  Con Alessandra... Read more
PAPA FRANCESCO : "Nelle scuole bisogna un'educazione sessuale...." Non giusto.Giustissimo ! Alessandra Servidori        PAPA FRANCESCO : "Nelle scuole bisogna  dare un'educazione... Read more
Donne e politica-3 Novembre 2015 Alessandra Servidori-   3 novembre 2015 Donne e politica : saranno le signore a salvare la... Read more
NEWS :legge di stabilità-17 dicembre 2015   Alessandra Servidori                         giovedì 17 dicembre :news  LEGGE DI STABILITA’:... Read more

Rappresentanza femminile nei parlamenti internazionali-siamo ancora indietro

ALESSANDRA SERVIDORI

  LA RAPPRESENTANZA FEMMINILE NEI PARLAMENTI INTERNAZIONALI-

A che punto siamo - Si riafferma con urgenza un tema sempre di attualità e mai risolto, in Europa come in Italia. La presenza delle donne in politica

 

L’Unione Interparlamentare (UIP - organizzazione internazionale che riunisce i rappresentanti dei parlamenti del mondo eletti democraticamente) ha di recente compilato una classifica dei paesi che hanno nei loro parlamenti (Camere basse) il maggior numero di donne. La classifica documenta la presenza femminile anche nei seggi delle Camere alte.Qsto dato non consente una comparazione completa, poiché alcuni paesi non hanno le Camere alte. I dati nelle tabelle che seguono sono stati elaborati dall’Unione interparlamentare sulla base delle informazioni fornite dai vari parlamenti nazionali al 1° giugno 2015. Per chi desidera approfondire ulteriormente la materia, si rimanda direttamente al sito “Women in national parliaments” (http://www.ipu.org/wmn-e/arc/classif010615.htm) Come si può vedere dai dati delle tabelle riportate  collegandosi al sito , la media mondiale della presenza delle donne nella combinazione delle due Camere del parlamento (alta e bassa) corrisponde al 22,2%, mentre quella relativa alle Camere basse - al 22,5% e quella relativa alle Camere alte (senato) - al 20,6%.Per quanto riguarda, invece, le medie mondiali, ripartite su base regionale, con i progressi fatti da Italia, Austria e Malta, l’Europa (paesi che fanno parte dell’OCSE - esclusi quelli del Nord Europa) registra  una presenza femminile pari al 24,2% (Camera bassa). Tuttavia, è il mondo arabo che registra i maggiori progressi con la nomina, per la prima volta nella storia, di 30 donne nel Consiglio consultivo dell’Arabia Saudita (a dicembre di quest’anno, le donne potranno, inoltre, sempre per la prima volta nella storia, votare per le municipali, dove avranno anche la possibilità di candidarsi senza il permesso del marito/padre/fratello di turno), e l’elezione di 18 donne nel parlamento della Giordania. La media regionale della presenza femminile negli Stati Arabi corrisponde al 19% (Camera bassa). In Africa (subsahariana), la presenza femminile corrisponde al 22,2% (Camera bassa), in Asia – al 19%e nei Paesi del Pacifico – al 13,1%. La situazione più progressista riguarda in generale i paesi del Nord Europa (41,3%), in cui un avanzato sistema culturale e di welfare contribuisce a colmare il divario di genere.  Notiamo che i paesi con una percentuale di donne pari a zero, sono gli Stati Federati di Micronesia (in Oceania), Palau e la Repubblica di Vanuatu (entrambi nell’Oceano Pacifico), il Qatar e lo Yemen (in Medio Oriente) e il Tonga (Polinesia). Gli Stati Uniti si collocano, nella “world classification” (140 paesi mappati - in ordine decrescente di % di donne), al 71mo posto (19,4%), la Russia al 95mo (13,6%) e l’Italia al 32mo, con il 31%. Sotto l’Italia, si trovano Portogallo, Svizzera, Francia, Australia, Canada e Regno Unito, tra gli altri. Sorprendentemente, il paese che si situa al primo posto della classifica è il Ruanda con una presenza femminile alla Camera bassa che supera il 63%. Dopo il genocidio del 1994, le donne hanno cominciato a esercitare un forte ruolo su più fronti, incluso quello della politica. Il presidente Paul Kagame ha favorito il processo di partecipazione delle donne alla crescita economica e politica del paese. Con le elezioni politiche del settembre 2013, la presenza femminile nei seggi della Camera bassa è stata del 63,8%.

Anche se le donne hanno una maggiore rappresentanza al Parlamento europeo in confronto ai  parlamenti nazionali della gran parte dei singoli Stati, la percentuale è ancora sensibilmente bassa (35,3%). Si riafferma con urgenza un tema sempre di attualità e mai risolto, in Europa come in Italia. La presenza delle donne in politica. La parità tra uomini e donne è un obiettivo ancora piuttosto lontano, anche se a ogni tornata elettorale si registrano dei progressi significativi, fin dalla prima legislatura (1979-1984) quando le donne eurodeputate erano soltanto il 16%.
Nonostante l’uguaglianza di genere sia considerata in Europa un valore fondamentale e un requisito indispensabile per una reale democrazia, le donne sono ancora poco presenti nei processi politici decisionali. In molti paesi, persiste un effettivo squilibrio di genere nei parlamenti e nei governi. Tra i fattori che influenzano la presenza di donne in parlamento, bisogna tenere presente sia il sistema elettorale che l’uso delle quote. Tutti i paesi europei che hanno raggiunto una percentuale femminile del 30% adottano, in genere, un sistema di elezione proporzionale a liste bloccate. 
In alcuni paesi del Mondo è evidente come vi sia stato l’impegno a bilanciare le rappresentanze di genere nelle istituzioni politiche con l’uso delle quote. Alcuni Stati come il Marocco, la Giordania e l’Iraq hanno introdotto un sistema di quote “femminili” nelle elezioni parlamentari. In Marocco, la prima donna fu eletta al parlamento solo nel 1993, nella primavera del 2002 il numero era salito a 35 grazie all’introduzione delle quote. Oggi siedono in parlamento (Camera bassa) 67 donne (il 17% dei deputati). Le elezioni parlamentari giordane del 2007 hanno visto la candidatura di 199 donne; oltre il triplo del 2003, quando si candidarono solo 54 donne, incoraggiate dalla quota minima di 6 seggi voluta dal re. Oggi, in Giordania, ci sono 18 donne alla Camera bassa (12%) e 8 al Senato (10,7%). In Iraq sono state elette in parlamento 87 donne (il 26,5% dei deputati). Ci sono, tuttavia, delle eccezioni. Ad esempio, nel Nord Europa, precisamente in Finlandia e Danimarca, che hanno percentuali alte di rappresentanza femminile, non sono presenti meccanismi interni ai partiti per la presentazione di liste paritarie o quote stabilite per legge. In questi casi, fattori come quello “culturale” o politiche di welfare a favore di donne e famiglie sono determinanti nel favorire la presenza femminile in politica.
In conclusione, le donne sono ancora chiaramente sottorappresentate nella sfera politica sia a livello nazionale, europeo che mondiale. D’altro canto, è giusto sottolineare i cambiamenti positivi che si sono verificati nel corso degli anni come, ad esempio, negli organismi politici istituzionali dell’UE -grazie soprattutto al contributo delle donne del Nord Europa: Finlandia, Svezia ed Estonia. Quest’ultimo paese mostra una perfetta parità di rappresentanza di donne e uomini (50%), frutto di una scelta politica perseguita da anni. Non così nel Riigikogu - parlamento nazionale Estone - dove, al contrario, le donne sono considerevolmente sottorappresentate: 23,8%. Anche a livello mondiale, il genere femminile ricopre sempre più spesso incarichi di primo piano nel campo della politica internazionale. In Ruanda e Bolivia, le donne in parlamento superano addirittura gli uomini (rispettivamente 63,8% e 53,1%). Seguono Cuba (48,9%), Seychelles (43,8%) e Svezia (43,6). In media, la percentuale di donne presenti  nei parlamenti di tutto il mondo è pari al 22%.  

Copyright © 2013 www.tutteperitalia.it. Tutti i diritti riservati.