Beatrice e il super io
Alessandra Servidori Beatrice e il super io
La sfortunata campagna sulla fertilità coatta ha messo in evidenza il super io di cui è affetta la Ministra Lorenzin che mi ostino a chiamare Bea,in ricordo di quando era una fresca e tonica giovane amica che mi chiamava come sua maestra quando insieme organizzavamo seminari di studio sui temi del welfare.Ma le allieve crescono e spesso ,superano le maestre ma in arroganza.E così guardando l’incontro in tv in prima serata in cui la ministra incalzata dalle due giornaliste spiega la mission comunicativa fallita del piano nazionale sulla fertilità ho la conferma di quella presunzione di completezza che ammorba chi raggiunge posti di potere. Un danno erariale così evidente –tanti milioni bruciati da opuscoli e iniziative sbagliati- è in capo al Ministro e non alla direzione generale del ministero e questo non è stato mai evidenziato da nessuna polemica intercorsa,tanto meno da nessun solerte giudice che in questo caso tace .Peraltro nell’elencare con questo “Io,io ,io ,l’ho fatto” i suoi provvedimenti in campo sanitario,Beatrice super-io ha dimenticato di abbattere i muri della legge 40 che impedisce alle coppie fertili il ricorso alla fecondazione medicalmente assistita pur affermando negli opuscoli sbagliati una sola mission condivisibile e cioè che la possibilità di avere figli è “un bene comune”.Non lo è a tutt’oggi , e questo da maestra lo ricordo a chiare lettere, per quelle tante coppie a cui Lorenzin deve guardare con riverente attenzione,penalizzate dalla cattiva legge che a dodici anni dalla sua promulgazione sono arrivate a quell’età che non consente loro di poter mettere al mondo il figlio desiderato. Lorenzin una volta entrata nell’olimpo del potere di cui politicamente ha aderito all’arroganza renziana, ha pensato e ancora pensa,di poter affidarsi come dichiara alla” società scientifica “ anch’essa evidentemente ben incardinata su decenni di potentati e fallimenti della famosa legge 833 del ‘ 78 ,fallimento evidente di un decentramento della salute degli italiani e trionfo dei primariati e degli sprechi tutt’ora evidenti. Ora Lorenzin deve provvedere anche e soprattutto a realizzare la presa in carico della persona con fascicolo elettronico dello stato di salute, di un fondo unico socio-assistenziale nazionale( compresa l’indennità di accompagnamento) così da garantire, soprattutto alle persone disabili e rese disabili dalla mancanza di salute e dunque di tutte le età come vediamo dai i dati di malattie oncologiche,invalidanti,ingravescenti che colpiscono gli italiani , integrazioni di servizi e apropriatezza delle prestazioni e in ciascun territorio ,conferimento alle asl della spesa socio sanitaria municipale e applicazione anche per le coppie che desiderano figli della corretta proporzione di spesa tra prevenzione,servizi territoriali e spedalità; concentrazione della offerta ospedaliera in base agli esiti e agli standard delle specialità e soprattutto efficienti servizi di emergenza. E oggi l’emergenza è anche riempire le culle vuote ma non con la presunzione di campagne informatrici sbagliate e messa in mobilità dei dirigenti ministeriali indicati come colpevoli. Mediti Beatrice , mediti.