Consultellum o Italicum la giostra gira guidata dai magistrati
Alessandra Servidori - 10 Dicembre 2016
Consultellum o Italicum la giostra gira guidata dai magistrati
Le consultazioni del Presidente Mattarella avanzano compatte, scadenzate rigorosamente e la passerella di chi esce e di chi entra dal corridoio del Quirinale entra liturgicamente nelle nostre case attraverso le tv,mentre con una certa immancabile arroganza, Renzi a Palazzo Chigi,ben piantato sul trono fa le sue . Entro questa sera sapremo se le anticipazioni frenetiche sul Presidente incaricato dal Presidente della Repubblica ,confermeranno Gentiloni, signore pacato ex PDUP politico di lungo corso, o avremo una avanzata ancora una volta dell’esercito dei magistrati. A questo proposito,non c’è dubbio che Pietro Grasso sia una persona che riscuote rispetto e fiducia e devo anche dire personalmente simpatia per quella lieve ironica fermezza con la quale esercita il suo ruolo in Senato. E però e però, si profila sempre di più( e peraltro in un passato recente e quasi odierno) un potere degli eminentissimi togati sui quali è d’obbligo una riflessione. E’il caso del Governo di Roma con scorribande legate alle giunte,a Mafia Capitale che si arricchisce di indagini carsiche che improvvisamente diventano pubbliche; e ancora della Corte Costituzionale che rimpalla la legge Madia; e oggi della Consulta che si era detta già pronta, attraverso le parole del Presidente medesimo, a pronunciarsi sul maledetto Italicum prima del 4 dicembre , e ora rimanda al 24 Gennaio il suo verdetto. Dopo di che il Parlamento ci metta le mani per aggiustare una situazione invereconda. Così restiamo comunque bloccati in preda ad una tempistica per il governo della nostra bella Italia ,appunto dettata dai togati e da un possibile ,sempre pronto a sacrificarsi per la buona causa, uno di loro con l’ermellino in tasca. Intanto ci prendiamo il diritto di spiegare a chi volesse capire bene di cosa parlano ,o urlano alla Tv, quando litigano sull’Italicum e il Consultellum.Lo facciamo convinti che ,come dimostrato recentemente sui quesiti della bocciata riforma Costituzionale renziana, le questioni nel merito sono sempre contaminate da confusioni. Partiamo dal 13 gennaio 2014 giorno in cui la Corte Costituzionale con sentenza numero1/2014 chiarì due sistemi elettorali per i due rami del parlamento. Al Senato scelse un proporzionale puro con preferenza unica e soglia di sbarramento a 20% per le coalizioni su base regionale, soglia dell’8% per chi corre da solo, soglia del 3% per i partiti che fanno parte di una coalizione. Alla Camera disegnò un sistema con proporzionale puro ,preferenza unica,soglia di sbarramento per le coalizioni al 10% e per ciscuna lista delle coalizioni al 2%. Dunque il Consultellum al Senato c’è e rimane,mentre alla Camera non c’è più l’Italicum dal 1 luglio 2016 e sarà sostituito da una nuova legge elettorale dopo che la Consulta il 24 gennaio si sarà pronunciata su cosa dobbiamo votare cioè modificando l’Italicum. E però la Consulta come ha detto appunto già nel 2014 si pronunciò chiaramente cioè : vedi sopra, proporzionale puro,preferenza unica, soglia di sbarramento al 10% per le coalizioni e 2% per le liste. Portino dunque in Parlamento quella legge elettorale e ci mettano la faccia tutti, anche perché questa Costituzione non si merita un trattamento così scellerato di bande e scorribande. E diamo un Governo al nostro Paese che di questo ha bisogno e magari scelto anche dagli italiani.