Previous Next
Europa e Italia : la crisi che non passa Alessandra Servidori                         EUROPA e ITALIA e la crisi che non passa  Mario... Read more
Le 4 Signore di forza italia fanno primavera Alessandra Servidori  Le quattro signore di Forza Italia fanno primavera Silvio Berlusconi ha... Read more
NON c'è niente da festeggiare    8 Marzo 2019 – Se il Word Economic Forum afferma che solo  fra 108 anni il divario di genere... Read more
Donne e uomini nella UE: EUROSTAT denuncia le insopportabili disuguaglianze Alessandra Servidori               Studiare,lavorare, guadagnare in Europa: permangono, anzi... Read more
Insisto : sempre sulla UE Alessandra Servidori  15 giugno 2018 Lezione 3 Non è mai troppo tardi. Anzi meglio tardi che mai... Read more
Confindustria Vicenza : parliamo di rimodulazioni degli orari di lavoro CONFINDUSTRIA VICENZA- venerdi 10-11-2023 Attrattività e modelli organizzativi, tra flessibilità... Read more
Spadafora alle PO e giovani :non è una cattiva notizia Alessandra Servidori    -Se a Palazzo Chigi la delega alla pari opportunità e ai giovani va a un... Read more
Candidata alle Europee 2024 : firmato il Manifesto dichiarazione Forum per la disabilità di impegno EUROPA DISABILITY FORUM MANIFASTO EDF Dichiarazione di impegno dei candidati alle Elezioni... Read more
Lezione n.4 Gnam Di Maio ingoiato http://formiche.net/2018/06/di-maio-gnam-lavoro/ LEZIONE N.4 LAVORO...LAVORO...LAVORO Non è mai... Read more
Lettera al Presidente Mattarella Scuola,bambini,genitori    All’attenzione del Presidente della Repubblica  Italiana SERGIO MATTARELLA     Dedicato... Read more
Equitalia Agenzia del terrore Alessandra Servidori    EQUITALIA  Agenzia del terrore - Matteo Renzi e il linguaggio... Read more
E la speculazione va......................... Alessandra Servidori      E la speculazione va….. 3 settembre 2016 In questa stagione di numeri... Read more
Confindustria e Ance : non servono nuove leggi serve tagliare e abrogare https://www.startmag.it/economia/semplificazione-quello-che-serve-alle-imprese-per-ripartire/?ct=t(R... Read more
Testo Audizione Senato 9 marzo 2021 PNRR Alessandra Servidori  Docente di politiche del lavoro e Presidente Nazionale ... Read more
IN MEMORIA DI JO Alessandra Servidori IN MEMORIA DI JO      18 giugno 2016 \n Questo indirizzo email è... Read more
Elezioni Europee : per una Europa libera . Qualche idea in pillole ELEZIONI EUROPEE : idee concrete  ALESSANDRA SERVIDORI in libertà (1) Perchè dare la... Read more
E' arrivato il giorno........... Alessandra Servidori               Ed è arrivato il giorno……. e il tempo di dire quel che... Read more
SMART WORKING e CORAGGIO dell'innovazione 2 ottobre 2015 Il lavoro che cambia - Lo smart working e il coraggio... Read more
3 Giorni a Cernobbio : c'era una volta la Grann Class dell'economias ALESSANDRA SERVIDORI      https://www.startmag.it/blog/movimento-5-stelle/   Durante la 3... Read more
A Trieste noi cattolici ci siamo chiarite le idee Alessandra Servidori    A Trieste ci siamo chiarite le idee Dopo le Europee e il caos della... Read more
Malattie Rare LIA DE ZORZI              Malattie rare piccoli passi avanti        22 Gennaio 2020 E’ notizia... Read more
OPERE DI BENE NON SOLO PER GLI STUDENTI DI HARVARD Alessandra Servidori Una  notizia fa sempre bene soprattutto quando coinvolge la speranza di... Read more
pari opportunità e legge di bilancio? Sparite Alessandra Servidori     La politica per le pari opportunità ? spezzettata o generica. Insomma... Read more
ALE'CAMERA DEI DEPUTATI martedì 9aprile 2024                                                   Alessandra Servidori ALÉ  Il racconto di una... Read more
GLI INGHIPPI DELL'ITALICUM ALESSANDRA SERVIDORI -GLI INGHIPPI DEL BRUTTO ITALICUM 21 marzo 2016 www.formiche.com  Dunque,... Read more
Servizi sociali e digitalizzazione una frontiera da realizzare Alessandra Servidori                          Studiare le prassi più interessanti per migliorare... Read more
Includere nel decreto Colf badanti e caregiver familiari per i quali c'è il Fondo Alessandra Servidori  Includere anche colf e badanti nel Cura Italia : fondamentale per le... Read more
La scuola violata http://formiche.net/2018/01/19/la-scuola-violata/ Alessandra Servidori La scuola... Read more
prevenzione salute sicurezza e uE Alessandra Servidori     La strategia e i programmi di lavoro dell’EU-OSHA. Prevenzione salute... Read more
Il bluf salviniano sull'immigrazione Alessandra Servidori  Il bluf   salviniano dell’immigrazione Dopo 7 mesi di non verità e di... Read more
Salviamo i due marò dai complottisti Alessandra Servidori  Salvatore Girone,comunque ha diritto di curarsi in Italia, come... Read more
Referendum e verità Referendum e verità sul lavoro  Servidori referente dipartimento lavoro  FI... Read more
Aderiamo a Donne e Elezioni Europee Per le Elezioni europee 2019:  Le donne vincono periodicamente e vanno incontro ciclicamente... Read more
Basta politiche assistenziali : politiche attive e subito   https://www.startmag.it/economia/perche-urge-una-riforma-delle-politiche-attive/             ... Read more
Recovery Fund,perchè non vanno dimenticati i servizi sociali Recovery Fund, perché non vanno dimenticati i servizi sociali     ... Read more
ABILITA' RESIDUE - La frontiera del poter fare Alessandra Servidori    www.il sussidiario.net  La riforma della non autosufficienza coinvolge... Read more
Presidente Mattarella operi l’impeachment Alessandra Servidori    Presidente Mattarella operi l’impeachment verso questi irresponsabili  e... Read more
EBBENE NO NO AL DECRETO CIRINNA' http://formiche.net/2016/01/09/perche-critico-il-ddl-cirinna/ Alessandra Servidori -Ebbene sì mi... Read more
Start mag : come andare in europa https://www.startmag.it/economia/italia-patto-di-stabilita/ Alessandra Servidori -Prima dei nomi... Read more
Quota 100 a tutti i costi? No grazie! Alessandra Servidori       Quota 100 a tutti i costi ? Facciamo due conti     dicembre... Read more
Due buone ragioni per essere solidali con Giorgia Meloni Alessandra Servidori Esprimo solidarietà a Giorgia Meloni prima di tutto come Presidente del... Read more
Formazione : la rete delle donne di qualità Alessandra Servidori                 28/01/2021  La Rete delle donne di qualità  Il 2020 è stato... Read more
IL VIRUS E L'EUROPA QUI EUROPA Il nuovo virus e il ruolo dell’Ue       www.ildiariodellavoro.it Autore: Alessandra... Read more
Mettiamo a fuoco la verità sul Fondo salva Stati Alessandra Servidori BASTA ALLARMISMI INGIUSTIFICATI !  E mettiamo a fuoco la verità sul Fondo... Read more
BRIGITTE ED EMMANUEL :una vera coppia Alessandra Servidori - Dalla parte di BRIGITTE ed EMMANUEL  Emmanuel  e Brigitte Macron sono una... Read more
1Maggio Diamo ali alle riforme del lavoro Alessandra Servidori      www.Il Resto del Carlino Bologna.net  Rimango dell’idea anche in... Read more
Bologna non più Dotta Alessandra Servidori 13 febbraio 2016   Bologna è diventata la cellula della campagna contro il... Read more
StartMag un 8 marzo particolare BLOG https://www.startmag.it/blog/un-8-marzo-particolare/  Un 8 Marzo particolare di Alessandra... Read more
EUROPA SOSTANTIVO PLURALE FEMMINILE https://formiche.net/2019/04/europa-sostantivo-plurale-femminile/ Alessandra Servidori          ... Read more

Dalla Ue le Nuove Linee guida per educare all'uguaglianza di genere .

QUI EUROPA

Dal Parlamento Ue arrivano le Linee guida per educare all’uguaglianza di genere

 www.ildiariodellavoro.it 

Il Parlamento Europeo  è impegnato a favore dell'uguaglianza di genere e della non discriminazione per motivi di genere e  ha  pubblicato  l’aggiornamento delle Linee guida  multilingue per un linguaggio neutrale rispetto al genere. L'uso di un linguaggio sensibile al genere è uno dei modi per attuare questo impegno. Le molte lingue e culture rappresentate in Parlamento significano che non esiste una soluzione "taglia unica" a questo riguardo, ma che occorre cercare soluzioni appropriate in ciascun contesto specifico, tenendo conto dei parametri linguistici e culturali pertinenti. Nel 2008, il Parlamento europeo è stato una delle prime organizzazioni internazionali ad adottare linee guida multilingue per un linguaggio neutrale rispetto al genere. Da allora, molte altre istituzioni e organizzazioni  hanno  adottato orientamenti simili. In occasione dell’undicesimo  anniversario delle linee guida e al fine di riflettere gli sviluppi linguistici e culturali, il gruppo ad alto livello sulla parità di genere e la diversità ha chiesto ai servizi del Parlamento di aggiornare le linee guida linguistiche neutrali rispetto al genere, che forniscono consigli pratici in lingue ufficiali sull'uso di un linguaggio equo e inclusivo di genere.

Dunque, questa edizione aggiornata delle linee guida linguistiche di genere neutro, frutto di una stretta collaborazione tra i servizi linguistici e amministrativi competenti. Il Parlamento europeo continua a impegnarsi come sempre a utilizzare un linguaggio neutrale rispetto al genere nelle sue comunicazioni scritte e orali e ora invito i servizi competenti a sensibilizzare sugli orientamenti aggiornati e sull'importanza del loro uso nelle pubblicazioni e nelle comunicazioni parlamentari. Il linguaggio neutrale rispetto al genere o di genere è più che una questione di correttezza politica. Il linguaggio riflette e influenza in modo potente atteggiamenti, comportamenti e percezioni. Per trattare allo stesso modo tutti i generi, dagli anni '80 sono stati impiegati degli sforzi per proporre un uso del linguaggio neutro rispetto al genere / imparziale / non sessista, in modo che nessun genere sia privilegiato e i pregiudizi contro qualsiasi genere non siano perpetuati.

Nell'ambito di questi sforzi, nell'ultimo decennio sono state sviluppate e implementate numerose linee guida a livello internazionale e nazionale. Istituzioni internazionali ed europee (come le Nazioni Unite, l'Organizzazione mondiale della sanità, l'Organizzazione internazionale del lavoro, il Parlamento europeo e la Commissione europea), associazioni professionali, università, importanti agenzie di stampa e pubblicazioni hanno adottato linee guida per l'uso non sessista di lingua, sia come documenti separati o come raccomandazioni specifiche incluse nelle loro guide di stile. Nell'Unione europea, molti Stati membri hanno anche discusso le politiche linguistiche e proposto tali orientamenti a vari livelli. Il principio dell'uguaglianza di genere e della non discriminazione per motivi di genere è saldamente radicato nei trattati e nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, ed è stato approvato dal Parlamento europeo in molte occasioni. La lingua utilizzata in Parlamento dovrebbe quindi riflettere questo.

A tal fine, l'obiettivo di tali orientamenti è di garantire che, per quanto possibile, il linguaggio non sessista e di genere sia utilizzato anche nei documenti e nelle comunicazioni del Parlamento in tutte le lingue ufficiali. Lo scopo di queste linee guida non è quello di costringere gli autori del Parlamento europeo a seguire una serie di regole obbligatorie, ma piuttosto a incoraggiare i servizi amministrativi a tenere in debita considerazione la questione della sensibilità di genere nella lingua ogni volta che scrivono, traducono o interpretano. Va ovviamente sottolineato che i traduttori sono tenuti a rendere i testi fedelmente e accuratamente nella propria lingua. Se un autore usa intenzionalmente un linguaggio specifico per genere, la traduzione rispetterà tale intenzione.

Ciò rende ancora più importante per gli autori di testi in Parlamento essere pienamente consapevoli dei principi del linguaggio neutro rispetto al genere. Per quanto riguarda l'interpretazione, i servizi del Parlamento sono pienamente impegnati a utilizzare un linguaggio neutrale rispetto al genere e ad abbracciare i principi associati di non discriminazione, riconoscimento e uguaglianza. Di conseguenza, queste linee guida sono rese disponibili online e fanno parte della preparazione di un interprete. Mentre gli interpreti sono consapevoli degli standard linguistici neutrali rispetto al genere nelle loro lingue di lavoro, ci sono alcuni vincoli, come l'elevata velocità con cui vengono pronunciati i discorsi, la necessità di rispettare la paternità e le intenzioni degli oratori, evitando interferenze editoriali, così come lo specifico caratteristiche della lingua parlata rispetto alla lingua scritta, che può rendere occasionalmente difficile incorporare un linguaggio neutrale rispetto al genere nell'interpretazione simultanea, un'attività molto rapida e molto intensa.

Questi orientamenti devono riflettere due aspetti specifici del lavoro del Parlamento: in primo luogo, il suo ambiente di lavoro multilingue e, in secondo luogo, il suo ruolo di legislatore europeo. (a) Contesto multilingue Nell'ambiente multilingue del Parlamento europeo, i principi di neutralità di genere nella lingua e nella lingua di genere richiedono l'uso di strategie diverse nelle varie lingue ufficiali, a seconda della tipologia grammaticale di ciascuna lingua. Per quanto riguarda il genere grammaticale nelle lingue ufficiali dell'Unione, è possibile operare una distinzione tra tre tipi di lingue e le strategie di accompagnamento per raggiungere la neutralità di genere: - Lingue di genere naturali (come il danese, l'inglese e lo svedese), dove personale i nomi sono per lo più neutrali rispetto al genere e ci sono pronomi personali specifici per ogni genere. La tendenza generale qui è quella di ridurre il più possibile l'uso di termini specifici per genere. In queste lingue, la strategia linguistica più utilizzata è la neutralizzazione.

Per evitare riferimenti di genere, si possono usare termini neutrali rispetto al genere, cioè parole che non sono specifiche per genere e si riferiscono alle persone in generale, senza riferimento a donne o uomini ("presidente" è sostituito da "presidente" o "presidente" "," poliziotto "o" poliziotta "di" ufficiale di polizia "," portavoce "di" portavoce "," hostess "di" assistente di volo "," preside "o" preside "di" direttore "o" preside ", ecc. ). Questa tendenza neutra rispetto al genere ha portato alla scomparsa delle forme femminili più anziane, con la precedente forma maschile che diventa unisex (ad esempio "attore" anziché "attrice"). Viene utilizzato anche il linguaggio Gender inclusive, sostituendo, ad esempio, "lui" come riferimento generico dai termini "lui o lei". - Lingue grammaticali di genere (come il tedesco, le lingue romanze e le lingue slave), in cui ogni sostantivo ha un genere grammaticale e il genere dei pronomi personali di solito corrisponde al nome di riferimento. Poiché è quasi impossibile, da un punto di vista lessicale, creare forme ampiamente neutre rispetto al genere dalle parole esistenti in quelle lingue, sono stati ricercati e raccomandati approcci alternativi nel linguaggio amministrativo e politico.

La femminilizzazione (cioè l'uso di corrispondenze femminili di termini maschili o l'uso di entrambi i termini) è un approccio che è diventato sempre più utilizzato in questi linguaggi, in particolare in contesti professionali, come i titoli di lavoro in riferimento alle donne. Poiché la maggior parte delle professioni sono state, per tradizione, grammaticalmente maschili, con poche eccezioni, tipicamente per lavori tradizionalmente femminili come "infermiera" o "ostetrica", il sentimento di discriminazione è stato particolarmente forte. Pertanto, iniziarono a essere create equivalenti femminili e sempre più utilizzate per praticamente tutte le funzioni del genere maschile ("Kanzlerin", "présidente", "sénatrice", "assessora", ecc.). Inoltre, la sostituzione del genere maschile generico con forme doppie per referenti specifici ("tutti i consiglieri e tutte le consigliere") è stata accettata in molte lingue. Pertanto, l'uso di termini generici maschili non è più la pratica assoluta, anche negli atti legislativi.

Ad esempio, nella versione tedesca del trattato di Lisbona, il termine generico "cittadini" appare anche come "Unionsbürgerinnen und Unionsbürger".Lingue senza genere (come estone, finlandese e ungherese), in cui non vi è alcun genere grammaticale e nessun genere pronominale. Queste lingue generalmente non richiedono una particolare strategia per essere inclusivi di genere, salvo per i casi molto specifici discussi nelle linee guida particolari per quelle lingue. (b) Il Parlamento europeo come legislatore Il modo in cui il principio della sensibilità di genere nel linguaggio si riflette in un testo dipende anche fortemente dal tipo e dal registro del testo coinvolto. Gli autori dovrebbero fare attenzione a garantire che la soluzione scelta sia appropriata per il tipo di testo e gli usi futuri a cui sarà destinata, garantendo allo stesso tempo una visibilità sufficiente per tutti i generi desiderati.

Ad esempio, ciò che può essere appropriato in un discorso ("Signore e signori") o una forma diretta di indirizzo ("Gentile Signore o Signora" nella parte superiore di una lettera) non soddisferà necessariamente i vincoli formali della legislazione, che deve essere chiaro, semplice, preciso e coerente, e non si presta bene a certe soluzioni redazionali finalizzate alla neutralità di genere che potrebbero creare ambiguità riguardo agli obblighi contenuti nel testo (come l'alternanza di forme maschili e femminili per il pronome generico o l'uso di solo la forma femminile in alcuni documenti e solo il maschile in altri). Pur rispettando la necessità di chiarezza, l'uso di una lingua che non è di genere inclusiva, in particolare il maschile generico, dovrebbe essere evitato per quanto possibile negli atti legislativi. Numerosi organi legislativi negli Stati membri hanno già adottato raccomandazioni in tal senso.

Sebbene i modi specifici per evitare il linguaggio sessista variano da una lingua all'altra, molti dei seguenti problemi sono comuni alla maggior parte delle lingue.  La convenzione grammaticale tradizionale nella maggior parte dei linguaggi grammaticali di genere è che per i gruppi che uniscono entrambi i sessi, il genere maschile è usato come forma "inclusiva" o "generica", mentre il femminile è "esclusivo", vale a dire riferendosi solo alle donne. Questo uso generico o neutralizzante del genere maschile è stato spesso percepito come discriminante nei confronti delle donne. La maggior parte delle lingue di genere grammaticali ha sviluppato le proprie strategie per evitare tale uso generico.

Le strategie rilevanti sono descritte nelle linee guida specifiche alla fine di questo opuscolo. Le soluzioni che riducono la leggibilità di un testo, come i moduli combinati ('s / lui', 'lui / lei'), dovrebbero essere evitati. Inoltre, l'uso in molte lingue della parola "uomo" in una vasta gamma di espressioni idiomatiche che si riferiscono a uomini e donne, come la manodopera, il laico, l'uomo, gli statisti, il comitato dei saggi, dovrebbe essere scoraggiato. Con una maggiore consapevolezza, tali espressioni di solito possono essere rese neutrali dal punto di vista del genere. Combinando varie strategie (cfr. Orientamenti specifici), dovrebbe essere possibile, nella maggior parte dei casi, applicare il principio di neutralità di genere e di equità nei testi del Parlamento. 

Quando si fa riferimento alle funzioni nei testi del Parlamento, i termini generici sono usati nelle lingue di genere naturali e nelle lingue di genere, mentre la forma maschile può essere usata eccezionalmente nelle lingue grammaticali di genere (ad esempio "chaque député ne peut") soutenir qu'une candidature '). Se il genere della persona è pertinente al punto che viene fatto, o quando si fa riferimento a singole persone, dovrebbero essere usati termini specifici di genere, in particolare nelle lingue di genere grammaticali (ad esempio "la haute représentante de l'Union pour les affaires étrangères et la politique de sécurité '). In linea generale, dovrebbero essere rispettati i desideri di una persona su come vorrebbe essere indirizzata o indirizzata (ad esempio "Madame le Président" o "Madame la Présidente"). Gli avvisi di posti vacanti dovrebbero essere redatti in un modo inclusivo di genere al fine di incoraggiare candidati sia maschili che femminili a presentare domanda.

In alcune lingue (ad esempio francese e tedesco), titoli come "Madame", "Mademoiselle", "Frau" o "Fräulein" indicavano in origine lo stato civile della donna a cui si applicava il titolo. Questo è cambiato nel corso degli anni e l'uso di tali titoli non riflette più tale stato. La pratica amministrativa sta seguendo questa tendenza. Il titolo "Mademoiselle" viene progressivamente cancellato dalle forme amministrative nei paesi francofoni, lasciando solo la scelta tra "Madame" e "Monsieur". Nei testi del Parlamento, titoli come "Monsieur", "Frau", "Ms", ecc. Vengono spesso semplicemente lasciati a favore del nome completo della persona. Anche il ruolo del Parlamento in quanto legislatore europeo deve essere preso in considerazione quando si cerca di ottenere un linguaggio neutrale rispetto al genere.

Non tutte le soluzioni che potrebbero altrimenti essere applicate possono essere utilizzate nel contesto della legislazione, che richiede chiarezza, semplicità, precisione e coerenza. Sarebbe utile che il Governo italiano traducesse queste linnee guida ( magari facendosi supportare da persone di buona volontà) e le pubblicizzasse  sull’esempio di Papa Francesco che ha già dato l’imput per una educazione sessuale anche nelle scuole che  sostenga il principio della non discriminazione.

http://www.europarl.europa.eu/cmsdata/151780/GNL_Guidelines_EN.pdf

Alessandra Servidori

Copyright © 2013 www.tutteperitalia.it. Tutti i diritti riservati.