Sistema bancario nostrano : obbligatorio dire la verità
Alessandra Servidori Sistema bancario e aiuti di Stato : obbligatorio dire la verità. 11 luglio 2016
Ai tempi della “ricapitalizzazione” attuata dal decreto legge n. 133 del 2013, noi su queste stesse pagine fummo abbastanza severi : allora l’attenzione sulla “nuova” Banca d’Italia la ponemmo sul quesito prima di tutto di quanto era pubblica(?) la Banca d’Italia, quanto questa operazione fosse utile ai cittadini scoprendo che la cordata dei poli bancari privati ne costituiva un abbondante altissima percentuale e già allora ci chiedemmo se avere le banche private vigilate o vigilande all’interno della struttura associativa della Banca d’Italia, in qualità di azionisti partecipi al capitale e agli utili, così come ora configurate dall’art 5 del d.l. n. 133 del 2013 convertito dalla legge 5/2014, non aiutasse anzi non fosse eclatante e “filobanchieristica”. Infatti,ora alla luce di quanto sta succedendo la riserva del diritto di partecipazione alle sole banche nazionali appare in contrasto con consolidati principi in materia di non discriminazione tra imprese europee e autorizza il sospetto di un accomodamento del tutto domestico all’italiana,sulla sua compatibilità con il sistema della governance istituzionale dell’eurozona e, in particolare, con la vigilanza bancaria unificata in capo alla BCE per effetto del Meccanismo di vigilanza unico (SSM), di cui all’art 6 del regolamento (UE) n. 1024/2013 del 15 ottobre 2013, entrato definitivamente a regime dal terzo trimestre del 2014. Oggi poi approfondendo seriamente la questione degli assetti bancari dell’Eurozona dai dati Eurostat scopriamo che negli anni dal 2007 al 2014 le banche italiane hanno ricevuto interventi di stato per 1071 milioni di euro,la Germania 238.984 milioni,la Gran Bretagna 162.528 milioni ,la Spagna 52.473 milioni,l’Irlanda 41.849 milioni ,l’Olanda 36.290 milioni. In buona sostanza insomma di aiuti di Stato le banche nostrane ne hanno avuti e parecchi e ciò che oggi è evidente che il sistema bancario italiano ha situazioni veramente interrogative sulle quali sarebbe utile che il Ministro Prudenza-pardon-Padoan spiegasse cosa sta succedendo. Infatti del disastro toscano,veneto, marchigiano, ferrarese,abbiamo ben capito chi ha mandato in malora i risparmi dei cittadini spinti a comprare titoli tossici, ma della buona salute per esempio di UniCredit, Intesa Sanpaolo i capitali sono robusti eccome! Solo Monte dei Paschi di Siena-fino ad un anno fa la terza banca italiana per capitale- con la morte del giovane tesoriere amministratore evidentemente NON suicidatosi - è ancora un grande mistero un macigno che ci sta rovinando con le sofferenze che ha messo in circolo e che ci trascina nel baratro.Ha un bel dire Patuelli-Abi- che il sistema bancario italiano è solido…. Io affermo che spavaldamente, stanno abusando dell’intelligenza degli italiani perché da un lato le sofferenze create proprio dalla vendita ai risparmiatori di veleni, dall’altra la crisi economica,dall’altra anche noi italiani che abbiamo continuato ad avere un modello di sistema che non è passato adeguatamente all’innovazione digitale, non ha operato su una razionalizzazione degli sportelli e dei prodotti e delle persone, non possiamo dare tutta la colpa all’Europa e tirargli sassate contro dicendo che è tutta colpa delle speculazioni! Dobbiamo essere in grado noi per primi di ammodernare il nostro sistemale e condividere la stesura delle nuove regole di Basilea senza piagnucolare ma mostrando- se le abbiamo-le competenze e la disponibilità ad avere coraggio e a tagliare i rami secchi . Questo deve saper fare una classe che si autodefinisce dirigente ma che dimostra sempre di più di non saperlo essere.