Previous Next
INVITO :27 maggio UNIMORE INSIEME CONTRO IL CANCRO                        INVITO AGLI AMICI E AMICHE 27 maggio 2016                                ... Read more
EUROPA SOSTANTIVO PLURALE FEMMINILE https://formiche.net/2019/04/europa-sostantivo-plurale-femminile/ Alessandra Servidori          ... Read more
E' il momento di scommettere sui lavoratori e lavoratrici È il momento di scommettere sui lavoratori  IL RIFORMISTA 15/10/2020 giovedì 15 ottobre 2020... Read more
Importante Ordinanza della Consulta : diritto della madre al cognome del figlio Alessandra Servidori DIRITTO DI FAMIGLIA E COGNOME DELLA MADRE : importante Ordinanza della Corte... Read more
LA UE SALVATA DALLE DONNE Alessandra Servidori   Misuriamo la salute della popolazione Europea :   salvata dalle donne... Read more
IL CURA ITALIA LASCIA SOLE le famiglie  ALESSANDRA SERVIDORI         IL CURA ITALIA LASCIA SOLE LE FAMIGLIE CON PERSONE NON... Read more
Cargivers : attenzione per non essere scippati del Fondo Alessandra Servidori Cargivers atto secondo in confusione :  chiarimenti e suggerimenti per non... Read more
Italiani sudditi dice il Censis.Non solo italiani l’ultimo Rapporto del Censis Di Alessandra Servidori |... Read more
pensierino di fine settimana 9 ottobre2020 IL VIRUS DI CUI DOBBIAMO LIBERARCI E IN FRETTA.  Venerdì 9 Ottobre 2020 pensierino di fine... Read more
Quando le signore in parlamento sono merce di scambio Alessandar Servidori Quando le Signore in Parlamento sono merce di scambio Sarà quel... Read more
Lezione 6.non è mai troppo tardi per informarsi e formarsi Lezione n.6 NON è mai troppo tardi per sapere come stanno le cose Soprattutto quando la... Read more
LEGGE DI BILANCIO : LE NOVITA' SUL LAVORO LEGGE DI BILANCIO 2021: TUTTE LE NOVITA’ IN MATERIA DI LAVORO- È stata pubblicata... Read more
Francesco e la giornata del Creato 1 settembre Alessandra Servidori       FRANCESCO ci invita a rispettare e ad amare madre terra   Oggi 1... Read more
IL LAVORO DEI SOGNI DEI GIOVANI   Alessandra Servidori MONDO StartMagazine Il lavoro dei sogni dei giovani. Il post di... Read more
Le signore dell’economia e la tv dell’informazione che non le chiama Alessandra Servidori                        A proposito di democrazia... Read more
Il presidente Mattarella chiami Draghi   Alessandra Servidori www.ildiariodellavoro.it    L'unica possibilita' di salvarsi dalla... Read more
CIRINNA' si calmi ! 10 agosto 2015 Alessandra Servidori  Tutti vogliono una buona legge sui diritti  e le unioni civili :  Cirinnà... Read more
NO NON SERVE ALL'ITALIA una Costituzione e un Parlamento mutilati Alessandra Servidori                                              NO     NON SERVE... Read more
MERKEL CT di una Europa di serie A e una di serie B Alessandra Servidori                            MERKEL CT di una Europa di serie A e una di serie... Read more
ALE'CAMERA DEI DEPUTATI martedì 9aprile 2024                                                   Alessandra Servidori ALÉ  Il racconto di una... Read more
Startmag : l'idea di isolare gli anziani è vergognosamente coatta Alessandra Servidori       Caro Pietro Ichino NON sono d’accordo con te e tantomeno con... Read more
MALINCONICO AUTUNNO Alessandra Servidori E’ un autunno struggente con giornate  e colori straordinariamente caldi e... Read more
legge stabilità : più risorse per la famiglia sottratte al gioco Alessandra Servidori   I lavori sul ddl stabilità, su cui il governo  presenta un... Read more
BONUS BEBE' NOTIZIA INTERESSANTE - BONUS PER BAMBINI La legge di stabilità 2015 aveva stabilito un... Read more
BUON 2016 e W Mattarella e Bergoglio e le donne italiane Alessandra  Servidori BUON 2016 e W MATTARELLA E BERGOGLIO e le donne italiane L’anno che è... Read more
Sempre peggio il gap del lavoro Sempre peggio il gap del lavoro tra donne e uomini   www.ildiariodellavoro.it 3 Giugno 2019... Read more
Un buon anno non si nega a nessuno ma il 2018 si è chiuso con una manovra da delirio Alessandra Servidori Né rigore né crescita. Il governo giallo verde ha perso la scommessa contro... Read more
Opuscolo dalla parte delle malattie mentali TutteperItalia-NoituttiperBologna--Unimore- Cerchiamo insieme di conoscerci meglioA cura di... Read more
E stamane a Radio inblu in diretta Lavoro agile ALESSANDRA SERVIDORI www.radioinblu.it/streaming/?vid=O_wvfsfOtp La bozza di ARAN Quando si... Read more
Cronaca di andata e ritorno dall'ospedale Alessandra Servidori  Cronaca di 4 giorni di” ospitalità” in medicina d’urgenza al... Read more
Didattica a distanza : McKinsey ci dice cosa sta succedendo nel mondo Alessandra Servidori      DAD  MCKINSEY ci racconta cosa sta succedendo nel mondo- 25 marzo... Read more
INNOVAZIONE E PARI OPPORTUNITÀ a cura di Alessandra Servidori Studiose insieme contro il Virus e oltre                  Nuova professionalità Giugno 2020    INNOVAZIONE E PARI OPPORTUNITÀa cura di... Read more
Un 1°maggio diversamente buono Alessandra Servidori   Un 1 MAGGIO diversamente buono  *Questo 1° Maggio 2017 lo dedico , con... Read more
TUTTE E TUTTI NOI CONTRO IL CANCRO TUTTI E TUTTE NOI CONTRO IL CANCRO  Commissione bicamerale di vigilanza Cassa Depositi e... Read more
Basta politiche assistenziali : politiche attive e subito   https://www.startmag.it/economia/perche-urge-una-riforma-delle-politiche-attive/             ... Read more
La VIOLENZA SULLE DONNE-I bambini disegnano Bologna 14 Ottobre ore 16, 30- Sala dell'Angelo Via s.Mamolo 24o PRESENTAZIONE LIBRO   LA VIOLENZA SULLE DONNE -I BAMBINI DISEGNANO  di Anna Maria Casadei Questo... Read more
Aderiamo a Donne e Elezioni Europee Per le Elezioni europee 2019:  Le donne vincono periodicamente e vanno incontro ciclicamente... Read more
Offensiva litania la giornata italiana celebrativa contro la violenza sulle donne Alessandra Servidori  Stanca e offensiva litania la giornata italiana contro la violenza sulle... Read more
JOBS ACT :ultimo atto e attenzione ai tranelli Alessandra Servidori Poletti Giuliano  ha semichiuso il cerchio del JOBS ACT che adesso con gli... Read more
PIU' POVERI e MENO SANI Alessandra Servidori             Poveri  e senza salute-                       Sabato 16... Read more
Ministra Grillo le chiediamo......  ALESSANDRA SERVIDORI 5 giugno... Read more
Confindustria e Ance : non servono nuove leggi serve tagliare e abrogare https://www.startmag.it/economia/semplificazione-quello-che-serve-alle-imprese-per-ripartire/?ct=t(R... Read more
LA NUOVA CONTRATTAZIONE DEL DIRITTO DEL LAVORO Alessandra Servidori                  LA NUOVA CONTRATTAZIONE DEL DIRITTO... Read more
Malattie rare : finalmente approvata la legge ma siamo solo a metà del percorso   https://www.startmag.it/sanita/legge-sulle-malattie-rare-tutte-le-novita/ Alessandra... Read more
I disabili in questa guerra sono ancora più fragili : andiamo avanti con le iniziative Alessandra Servidori    DARE FORMA E SOSTANZA ALLE INIZIATIVE IN EUROPA SULLA DISABILITA’ ancora... Read more
IL DIAVOLO veste DROGA Alessandra Servidori IL DIAVOLO VESTE DROGA L’ecstasy è la droga che uccide di più. E le vittime... Read more
Dalla parte di Laura Boldrini e non solo  ALESSANDRA SERVIDORI    Dalla parte di Laura Boldrini e non solo La Presidente della Camera... Read more
Sempre meno nascite in Europa e in Italia : una popolazione europea in declino e politiche italiane inadeguate.  BLOG www.formiche.net  Alessandra Servidori  Sempre meno nascite in Europa e in Italia : una... Read more

Dottoresse in prima linea. Ma non solo

Dottoresse in prima linea. Ma non solo.

https://www.ilvaloreitaliano.it/le-dottoresse-in-rivolta-a-napoli-qui-non-esistono-signorine/

Curioso e allo stesso tempo interessante il caso scoppiato all’ Ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, di competenza dell’Asl Napoli 2 Nord, dove é in corso una vera e propria battaglia contro il gender gap da parte delle dottoresse, stufe di sentirti chiamare ‘signorine’ dai pazienti che così si rivolgono a loro lungo i corridoi o negli studi quando richiedono specifiche. Possibile, dicono esauste, che negli stessi corridoi i colleghi uomini debbano essere chiamati dottori mentre la nostra professione non emerga e venga messa in secondo piano solo perché siamo donne? A detta delle dottoresse, che hanno deciso di affiggere sulla porta dell’ambulatorio un cartello singolare: “In questi ambulatori non esistono ‘signorine’ ma le dottoresse”, si tratta di atteggiamento sessista di alcuni pazienti.

La tematica é delicata e non é la prima volta che le donne sottolineano un arretratezza culturale in ambito professionale ed accademico. Ricordate, in questo caso con atteggiamento opposto, il caso della direttrice d’orchestra di Sanremo, Beatrice Venezi che aveva esplicitamente chiesto, creando non poche polemiche sul palco dell’Ariston, di essere chiamata direttore e non direttrice. La motivazione era stata per chi non la ricordasse: “Per me contano altre cose: la preparazione, il modo in cui si fanno le cose. La mia professione ha un nome che é ‘direttore d’orchestra’.

Ma cosa si era nascosto dietro al suo desiderio, si erano chiesti in molti dato il dibattito infuocato che ne era emerso sui social e sui media, annientare l’ipocrisia del politically correct ad ogni costo, oppure far intendere tra le righe che il titolo é autorevole solo se al maschile?

Il linguaggio se ben utilizzato e con le giuste declinazioni al femminile può essere effettivamente uno strumento potente per scardinare antichi stereotipi di genere? Su tale questione, data la sua competenza, abbiamo deciso di interfacciarci con la Professoressa Alessandra Servidori, docente, esperta di  welfare, politiche attive del lavoro e diritto antidiscriminatorio, nonché Presidente Nazionale Associazione TutteperItalia, che ringraziamo per la gentile disponibilità. Eccovi le sue parole sul caso dell’ospedale di Napoli, corretto l’atteggiamento ‘simbolico’ messo in atto dalle dottoresse?

Napoli, le dottoresse si ribellano: ‘Qui non esistono signorine’

Così la Servidori: “La scelta delle dottoresse dell’ospedale napoletano è comprensibile e comunque è utile per approfondire un atteggiamento molto comune che segna anche una arretratezza culturale in ambito professionale e accademico. Promuovere l’uso di un linguaggio non discriminatorio e attento alle differenze di genere nella comunicazione istituzionale, nei documenti e negli atti amministrativi, negli eventi pubblici e nella quotidianità accademica e sociale è ancora complicato.

Il linguaggio è uno degli ambiti in cui si producono e si perpetuano stereotipi e pregiudizi di genere e, al contempo, chi scrive è convinta che il linguaggio può essere strumento potente per scardinare antiche consuetudini, sostenere il cambiamento e, nel caso specifico, promuovere una cultura più equa e meno asimmetrica, che riconosca e valorizzi in  pari misura la presenza e i ruoli di donne e uomini in ciascun ambito della sanità  e, più in generale, nella vita accademica e  comunemente sociale.

Il linguaggio non è mai uno strumento neutro, perché dà forma e voce al modo in cui gli esseri umani pensano, interpretano la realtà e agiscono nel mondo. Più o meno consciamente, le parole che usiamo possono veicolare e rafforzare asimmetrie, preconcetti e iniquità, oppure possono esprimere l’affermazione di diritti e articolare concetti complessi quali l’esigenza di promuovere la parità nel rispetto delle differenze.

Il linguaggio burocratico-amministrativo e della comunicazione istituzionale, la rappresentazione del genere femminile e, più in generale, dei generi, è stata e continua a essere un problema e una sfida. Negli atti normativi, nei verbali delle commissioni, nei documenti amministrativi e istituzionali si usa costantemente una lingua androcentrica: il maschile è il genere grammaticale dominante, sia al plurale che al singolare, anche in testi che riguardano una persona di sesso femminile o che non si identifica con il genere maschile.

Anche voci autorevoli dell’Accademia della Crusca, che continua a essere il maggior punto di riferimento della linguistica e filologia italiana, invitano a rappresentare donne e uomini con nomi declinati coerentemente al femminile  e al maschile.

Ma nell’ambulatorio ci sono davvero solo dottoresse? Signorine non é offensivo

Detto ciò sicuramente nel contesto  in oggetto  NON si può escludere che nell’ambulatorio lavorino anche altre figure femminili che non sono in possesso di titolo accademico e professionalmente, comunque, elevato e il termine usato comunemente dai pazienti non è offensivo per nessuno.

In questo caso se il cartello è relativo solo al ruolo delle dottoresse può essere limitativo e  offuscare le altre professionalità femminili : non mi pare corretto.

Proprio in questi giorni la Francia mette al bando la scrittura inclusiva cioè quel metodo assunto in piena rivoluzione femminile usato in molti paesi occidentali per promuovere l’uguaglianza di genere alternando nella lettura e nella scrittura un punto mediano cioè un segno e il Ministro dell’Istruzione con circolare stabilisce che è bandito tale metodo perché confonde la lettura e la scrittura e il maschile è assunto (ri/assunto) come una forma neutra adatta sia agli uomini che alle donne.

In Italia la questione  avanza e  nella prossima pubblicazione la casa editrice Effequ ha deciso di sostituire il maschile generico con un asterisco, dunque una opzione grafica per indicare “un neutro” a fronte di tante professioniste che però si rifiutano di femminilizzare il proprio titolo. Ma la scrittura inclusiva in effetti è il contrario di quello che afferma di se stessa perché esclude la lingua dalla sua stessa storia, dal suo passato, dalla sua tradizione, dalla sua logica. Non è la strada giusta.

Molti  cambiamenti non si possono definire ‘spontanei’, ma sono chiaramente frutto di una precisa azione socio-politica. Vi  l’incertezza di fronte all’uso di forme femminili nuove rispetto a quelle tradizionali maschili (è il caso di ingegnera), la presunta bruttezza delle nuove forme (ministra proprio non piace!), o la convinzione che la forma maschile possa essere usata tranquillamente anche in riferimento alle donne.

Ma maestra, infermiera, modella, cuoca, nuotatrice, ecc. non suscitano alcuna obiezione: anzi, nessuno definirebbe mai Federica Pellegrini nuotatore. Le resistenze all’uso del genere grammaticale femminile per molti titoli professionali o ruoli istituzionali ricoperti da donne sembrano poggiare su ragioni di tipo linguistico, ma in realtà sono,  di tipo culturale; mentre le ragioni di chi lo sostiene sono apertamente culturali e, al tempo stesso,  anche fondatamente linguistiche.

Vero è che le resistenze all’uso di un linguaggio inclusivo del genere femminile non sono quindi giustificabili con motivazioni di tipo grammaticale, ma sono piuttosto riconducibili a una resistenza di tipo culturale ad adeguare la lingua ai cambiamenti di status sociale delle donne.  Pare utile e soprattutto educativo e formativo, denominare le professioniste con il loro titolo a volte declinabile al femminile naturalmente oppure anticiparlo con l’appellativo signora.

Si ricorda che nel marzo 2015, presso il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, venne costituito un gruppo di esperte ed esperti in materia, con lo scopo di predisporre delle linee guida e sensibilizzare all’uso di un linguaggio rispettoso delle differenze di genereil progetto rientra nelle azioni previste dal Piano di azioni straordinario contro la violenza sessuale e di genere (decreto legge n. 93 del 14 agosto 2103, convertito nella legge n. 119 del 15 ottobre 2013). Linee guida dunque, non obbligatorie“.

Ringraziamo di cuore la Professoressa Alessandra Servidori per aver accolto in nostro invito e per averci fornito interessanti spunti di riflessione, confidiamo di poterla avere ancora come gradita ospite su ‘Il Valore Italiano ‘.

 

Copyright © 2013 www.tutteperitalia.it. Tutti i diritti riservati.