Previous Next
Incidenti sul lavoro: basta deroghe alla pervenzione INCIDENTI LAVORO-IL DIARIO DEL LAVORO  Aumentano i morti, ma l’adeguamento alle norme di... Read more
Ripristinare i vaucer si può si deve startmag RIPRISTINARE I VAUCER SI PUO' SI DEVE  L’intervento di Alessandra Servidori, docente di... Read more
Le retribuzioni basse sono il problema https://www.startmag.it/economia/come-far-lievitare-le-retribuzioni-analisi-e-ipotesi/ Alessandra... Read more
Una Italia ingiallita e stanca Alessandra Servidori                           Una fotografia dell’Italia ingiallita e stanca   ... Read more
TUTTE E TUTTI NOI CONTRO IL CANCRO TUTTI E TUTTE NOI CONTRO IL CANCRO  Commissione bicamerale di vigilanza Cassa Depositi e... Read more
Dalla parte della LAGARDE perchè......                         Alessandra Servidori                           Obbiettivamente e... Read more
NUOVA SCUOLA? BRUTTO INIZIO x i nostri giovani Alessandra Servidori Lo abbiamo già  scritto e detto quando il testo della riforma scolastica... Read more
Social vigliaccamente predatori Alessandra Servidori Considerazioni lucide  sull’era del social e buone vacanze, senza.  Trovo... Read more
Le 3 S : Salvini soggetto sleale, spregiudicato,sgretolatore Alessandra Servidori   9 agosto 2019 Esattamente un mese fa sempre su queste pagine LIBERE... Read more
Innovazione e Pari Opportunità a cura di Alessandra Servidori    RUBRICA   Innovazione e Pari Opportunità    -NUOVA... Read more
Dalla parte dei bambini Alessandra Servidori In questi giorni più volte sono apparse sui giornali notizie importanti che... Read more
Lunedì 7 febbraio in piazza con l'ombrello per sostenere le madri alle quali tolgono i figli Alessandra Servidori UN LUNEDI 7 FEBBRAIO IN PIAZZA CON L’OMBRELLO PER SOSTENERE LE MADRI ALLE... Read more
la nostra Piattaforma aggiornata 15 Aprile 2020 Alessandra Servidori LA NOSTRA PIATTAFORMA 15 Aprile 2020 n.2  Noi come TutteperItalia sul... Read more
pensierino di fine settimana 9 ottobre2020 IL VIRUS DI CUI DOBBIAMO LIBERARCI E IN FRETTA.  Venerdì 9 Ottobre 2020 pensierino di fine... Read more
I dati non confortanti di istat su l'economia e il lavoro nostrano Alessandra Servidori   Economia e lavoro italiano :  notizie da studiare in attesa di andare... Read more
Radio in blu tutti i martedì mattina commento in diretta su lavoro sviluppo welfare                        Alessandra Servidori ... Read more
RINCORSA PATETICA La rincorsa del PD e dei servi Ncd dietro ai penta stellati e chiunque serva per vincere. La... Read more
Seduta 499 del Senato Nel corso della seduta pubblica n° 499 del Senato del 8 settembre 2015 è stato approvato il testo... Read more
Ancora sulla demenziale dominante teoria del gender Alessandra Servidori Ancora sull’educazione (?) teoria di gender Il Sindaco di Venezia ,... Read more
Startmag : l'idea di isolare gli anziani è vergognosamente coatta Alessandra Servidori       Caro Pietro Ichino NON sono d’accordo con te e tantomeno con... Read more
1 maggio la festa che non c'è                         Alessandra Servidori 1 maggio : la festa che non c’è... Read more
Istruzioni per l'uso 2 :CIG e decreto sosetgni Alessandra Servidori   Istruzioni per l'uso 2: Cassa integrazione e decreto sostegni 2021- 9... Read more
prevenzione salute sicurezza e uE Alessandra Servidori     La strategia e i programmi di lavoro dell’EU-OSHA. Prevenzione salute... Read more
1Maggio Diamo ali alle riforme del lavoro Alessandra Servidori      www.Il Resto del Carlino Bologna.net  Rimango dell’idea anche in... Read more
DI MAIO ,la cultura dell'ignoranza Alessandra Servidori  Di Maio, la cultura del non saper fare i conti e  non dire la... Read more
Le ombrelline:pretesto italiano Alessandra Servidori                                          Pretesto italiano Tre giorni fa a... Read more
2022 : parità di genere lontana ma avanti ragazze!                        Alessandra Servidori                  ... Read more
Privatizzazioni? Si bene ma....... Alessandra Servidori         formiche.com 11 settembre 2019 Il Presidente di Confindustria... Read more
Attenzione lo smart working si modifica Alessandra Servidori        Attenzione lo smart working  si modifica  Salvo... Read more
Sempre meno nascite in Europa e in Italia : una popolazione europea in declino e politiche italiane inadeguate.  BLOG www.formiche.net  Alessandra Servidori  Sempre meno nascite in Europa e in Italia : una... Read more
La lega e il suo programma demolitore Alessandra Servidori  blog startmagazine  11 agosto 2019 Se Borghi  presidente della commissione... Read more
GLI INGHIPPI DELL'ITALICUM ALESSANDRA SERVIDORI -GLI INGHIPPI DEL BRUTTO ITALICUM 21 marzo 2016 www.formiche.com  Dunque,... Read more
DDL partecipazione utili d'impresa: passato alla Camera Alessandra Servidori     FINALMENTE CI SIAMO ! DDL  AC 1573 Partecipazione lavoratrici e... Read more
COVID E CANCRO : due emergenze da considerare  post di Alessandra Servidori        START MAG 28 Ottobre 2020  In tutta Europa in ottobre si... Read more
Giovani : studio in azienda e lavoro a scuola Alessandra Servidori   * 31 Dicembre 2016 IL RESTO del CARLINO-QUOTIDIANO- pag 10  Fine... Read more
Dedicata alle persone disabili: non solo il 3 dicembre Alessandra Servidori 3 Dicembre Giornata internazionale dedicata alle persone disabili   ... Read more
Alle italiane e italiani sotto l'ombrellone Agli italiani e alle italiane sotto l’ombrellone . ALESSANDRA SERVIDORI 7 luglio 2019 Comincio... Read more
pari opportunità e legge di bilancio? Sparite Alessandra Servidori     La politica per le pari opportunità ? spezzettata o generica. Insomma... Read more
SALARI DISEGUALI TRA DONNE E UOMINI ITALIANI e tra NORD e SUD Alessandra Servidori        salari diseguali tra italiani e italiane e tra nord e sud Il welfare... Read more
No alla criminalizzazione dell'educazione sessuale in Polonia QUI EUROPA    www.ildiariodellavoro.it  No alla criminalizzazione dell’educazione sessuale in... Read more
Salviamo i due marò dai complottisti Alessandra Servidori  Salvatore Girone,comunque ha diritto di curarsi in Italia, come... Read more
Se non timbri giustamente ti licenziano Alessandra Servidori -     13 dicembre 2016 E’ molto interessante e da attenzionare (come dicono... Read more
GIOVANNA MARTELLI chi è costei? ALESSANDRA SERVIDORI                  30 novembre 2015 Giovanna Martelli, renziana della prima... Read more
Pnrr passi indispensabili per un impegno concreto per le italiane Alessandra Servidori  Passi indispensabili per un impegno concreto .   Diritti e parità di... Read more
DONNE :MARZOTTO-CLINTON  ALESSANDRA SERVIDORI                http://formiche.net/2016/07/29/ricordo-marta-marzotto/  In... Read more
13 e 14 Luglio TUTTEPERITALIA in prima linea                                                  TUTTEPERITALIA   La premessa è che la... Read more

Occupazione femminile stroncata dal covid e dalla politica

Alessandra Servidori     www.il sussidiario.net 7 giugno 2020

 

“L’Italia ha affrontato con disciplina straordinaria l’emergenza Coronavirus grazie all'impegno delle famiglie e in particolare delle donne che hanno svolto un lavoro eccezionale in questi due mesi.” E’ una litania ormai divenuta ricorrente e  paternitalistica molesta, quando ne hai la consapevolezza, ma la politica e il sistema sociale non si modificano e continuano ad umiliare e a sfruttare questa situazione in cui il bollettino della disoccupazione femminile in Italia denuncia sofferenze e abbandono del mercato del lavoro soprattutto delle giovani mamme. La cosidetta conciliazione tra vita e lavoro così osannata dai media attraverso lo smart working rappresenta un carico di impegno assolutamente gravoso al punto tale che diventa impossibile ricorrere a questa modalità con i servizi educativi chiusi i figli in casa,i piccoli da accudire i più grandi da aiutare a riempiere il vuoto del gioco sociale o dei compiti fatti a distanza con il computer. I dati ufficiali  recentissimi sono disastrosi : la disoccupazione ed esclusione delle donne dal lavoro, vede una forbice  del 10% rispetto alla media UE e con la riapertura  dopo il vuoto vi sono settori tradizionalmente a occupazione femminile come il turismo, il commercio e la ristorazione in grave difficoltà ma anche la logistica che rappresenta un comparto strategico per il sistema-Paese .Vi è una richiesta diffusa di liquidità, credito e semplificazione delle procedure del sistema aziendale con la prudenza  e  le norme di sicurezza richieste ma l’economia  stenta a riprendersi e la partecipazione dei generi al mercato del lavoro è talmente diversa da configurare due diversi mercati, caratterizzati da diverse entità quantitative, da diverse tipologie contrattuali, forme di occupazione e relativo livello di stabilità, da differenti settori economici di occupazione e, al loro interno, anche da ruoli, professioni e qualifiche ricoperte.Uno strumento particolarmente versatile, idoneo a ridurre le disuguaglianze di genere e a identificare strumenti condivisi di conciliazione tempi di vita-tempi di lavoro è la contrattazione collettiva, con particolare riferimento a quella aziendale. La questione della condizione occupazionale femminile bisogna affrontarla  solo mediante interventi di sostegno alla natalità e al lavoro di qualità delle donne. La crescita della partecipazione delle donne al mercato del lavoro non può realizzarsi a discapito della qualità dello stesso, come purtroppo si è verificato nei lunghi anni della crisi attraverso una crescita delle occupazioni a bassa retribuzione e l’aumento incontrollato del part time involontario. Il principio di co-genitorialità e di condivisione delle responsabilità del lavoro di cura in tutte le fasi della vita familiare, per renderne effettiva l’affermazione di tale principio, ha bisogno  di azioni che contrastino la perdita economica determinata dal mancato pieno apporto della componente femminile alla crescita e alla competitività, e che intendano il lavoro di cura un investimento di cui beneficia l’intera società. La condizione della donna lavoratrice è soprattutto penalizzata dal difficile bilanciamento  dei tempi di vita e di lavoro, che spinge in basso (49,7% dato ISTAT, contro il 60,4% Ue) la quota dell’occupazione femminile fra i 15 e i 64 anni e che induce il 27% delle donne madri ad abbandonare la propria occupazione alla nascita del figlio, una quota enorme se confrontata a quella maschile (lo 0,5%). Secondo gli ultimi dati Istat c’è un differenziale nel tasso di attività pari a +19,2% a favore degli uomini rispetto alle donne e un differenziale nel tasso di occupazione pari a +18,6% a favore degli uomini. Il divario di genere in termini di lavoro non retribuito (nel quale le donne spendono in media 4 ore e 15 minuti al giorno, contro 2 ore e 16 minuti degli uomini).Vero è che il coronavirus ha rivoluzionato il modo di lavorare degli italiani e la paura della devastante pandemia ha consentito di dribblare le antiche resistenze al cambiamento ed ora aziende e dipendenti si trovano in un mercato del lavoro diverso. E un aspetto importante è l'equilibrio delle famiglie, soprattutto quelle in cui entrambi i coniugi lavorano. Parlare di emergenza familiare equivale a parlare di "lavoro delle donne su cui ricade principalmente la cura dei figli”. E quindi non c’è da stupirsi se l'Italia ha uno dei tassi di partecipazione delle donne al mercato del lavoro tra i più bassi in Europa. L'emergenza di queste settimane fa capire che dobbiamo dotarci di misure di conciliazione vita-lavoro che rendano possibile il lavoro delle donne e sostenere la natalità con fondi diretti alle famiglie perché l'avere dei figli sia una risorsa per tutti e non un costo. Secondo l’Eurostat in Italia esiste un gap retributivo di genere, parametrato sul salario annuale medio, attorno al 43%, di almeno 2 punti percentuali superiore alla media europea (41,1%). La penalizzazione retributiva colpisce ancor più le lavoratrici madri per le rigidità dell’organizzazione del lavoro e per la inadeguatezza del welfare aziendale: il Rapporto annuale INPS 2019 riporta una perdita del 35% dello stipendio delle donne occupate a seguito della nascita di un figlio. E  sempre il Rapporto annuale dell’Ispettorato Nazionale del Ministero del lavoro riconferma con una gravità devastante che le dimissioni volontarie sono drammaticamente delle lavoratrici che denunciano dopo la nascita dei figli l’impossibilità di mantenere il lavoro in mancanza di sostegno dei servizi educativi .E comunque proibitivo  costo da sostenere per la eventuale frequenza dei piccoli agli asii ammesso che ci siano le possibilità di iscriverli poiché in Italia  soprattutto le strutture 0/6 anni sono ancora al di sotto del 30% dei bambini  aventi diritto che è stata indicata come base dalla Ue per assicurare loro l’accoglienza. Secondo i dati della Fondazione consulenti del lavoro, il 13,5 per cento delle italiane occupate non è ancora tornato al lavoro e se l'emergenza persiste, molte saranno costrette a ridurre l'orario di lavoro, a continuare obbligatoriamente il telelavoro o a lasciare il proprio impiego. Se ciò non bastasse, un altro studio condotto dall'Istituto Toniolo dell'Università cattolica di Milano indica che solo la metà degli italiani collabora nelle faccende domestiche durante la quarantena. Inoltre, il 71 per cento degli intervistati di sesso maschile ha dichiarato di essere convinto che, per le donne, "il lavoro è importante, ma quello che vogliono veramente è una casa e dei bambini” In Europa la percentuale di donne inattive a causa di impegni di cura familiari ha raggiunto il 31%, con un peggioramento negli ultimi dieci anni“. La sintesi della situazione attuale rispetto al goal5 di Agenda 2030 secondo Asvis è questa. Donne sottorappresentate nelle posizioni manageriali, pagate meno degli uomini a parità di mansione svolta (un 16% in meno in Europa) e penalizzate pesantemente anche dalla pandemia che, come successo in passato con altre emergenze sanitarie come quella legata alla diffusione di ebola, ha mostrato di ingigantire tutte le disparità esistenti, comprese quelle di genere. Qualcuno dirà che non è il momento di ragionare su questo: ci sono problemi più urgenti, adesso. E invece no. In buona sostanza sono 3 milioni le donne occupate, poco meno di un terzo del totale (9 milioni e 872 mila), con almeno un figlio di età inferiore ai 15 anni. E saranno proprio le mamme (o le donne in generale) bersaglio facile non solo della fase 0, ma anche della fase 2 fino alla fase 2+n.In questi due mesi di lockdown, le donne con figli hanno lavorato più dei papà, visto il loro impiego in servizi essenziali, dove la presenza femminile risulta più alta rispetto alla maschile. Su 100 occupate con almeno un figlio con meno di 15 anni, 74 hanno lavorato ininterrottamente (contro 66 uomini nella stessa condizione), il 12,5% ha ripreso il lavoro dallo scorso 4 maggio, mentre il 13,5% dovrebbe ritornare alla propria attività entro la fine del mese.  E per le lavoratrici che non hanno usufruito del lavoro cd agile come le lavoratrici meno qualificate  dovranno tornare in sede oltre che accudire i figli: sono 1 milione 426 mila (il 48,9% delle lavoratrici mamme), di queste circa 710 mila percepiscono uno stipendio netto inferiore ai 1.000 euro. Del resto, il dato dell’ispettorato del lavoro ci dice  che  il 27% delle donne lascia il lavoro dopo la nascita del primo figlio. Come a dire che la cura dei figli è solo delle mamme. I dati poi delle lavoratrici che   figli o parenti disabili è tragico poiché i permessi retribuiti sono ancora troppo pochi e soprattutto la legge che ha riconosciuto i caregiver nel 2017 giace immobile senza regolamento per usare il Fondo di 25 milioni all’anno ( sono già otre 75 milioni congelati) per poter avere un sollievo per le cure al congiunto. E il governo  si è limitato a predisporre  solo  dei fauce limitati   per la baby sitter mentre c’è bisogno di un intervento a sistema per aiutare l’occupazione femminile a entrare e restare nel mercato del lavoro. Serve ampliare il congedo parentale come ci indica la Direttiva Europea del 2019  che dobbiamo recepire entro il luglio2021 ,ridurre la TASSAZIONE CON LA FISCALIZZAZIONE DI VANTAGGIO SU LAVORATRICI E IMPRESE ,AMPLIARE L’ACCESSO AL WELFARE AZIENDALE verso la cura FAMILIARE CON PERMESSI RETRIBUITI , AMPLIARE I FONDI BILATERALI  ora usati per la formazione verso l’uso dei congedi , la contrattazione collettiva è fondamentale e si può e si deve saper usare.ABOLIRE QUOTA 100 E IL REDDITO DI CITTADINANZA SIGNIFICA SOSTENERE CON LE STESSE RISORSE L’OCCUPAZIONE FEMMINILE

 

Copyright © 2013 www.tutteperitalia.it. Tutti i diritti riservati.