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DOPO DI NOI :una legge dalla parte dei più deboli Alessandra Servidori . C’è un nuovo quadro normativo che tutela le persone con disabilità... Read more
INNOVAZIONE E PARI OPPORTUNITÀ a cura di Alessandra Servidori Studiose insieme contro il Virus e oltre                  Nuova professionalità Giugno 2020    INNOVAZIONE E PARI OPPORTUNITÀa cura di... Read more
L'Italia è sempre più un Paese che non ama le donne Rubriche NUOVA PROFESSIONALITÀ _ IV/4 (2023) ISSN 2704-7245  Innovazioni e Pari opportunità... Read more
Giovani,paura,Europa,futuro.Parliamone con loro Alessandra Servidori  Tra i banchi di scuola :  giovani,paura, Europa,il futuro.Parliamone con... Read more
I disabili in questa guerra sono ancora più fragili : andiamo avanti con le iniziative Alessandra Servidori    DARE FORMA E SOSTANZA ALLE INIZIATIVE IN EUROPA SULLA DISABILITA’ ancora... Read more
COVID : un Opuscolo gratis da scaricare e distribuire con le ultime disposizioni  A CURA DI ALESSANDRA SERVIDORI   Opuscolo  a disposizione di tutte e tutti .Basta stamparlo e... Read more
Maternità ceduta : un nuovo schiavismo  https://www.ilsussidiario.net/news/maternita-surrogata-lo-schiavismo-fatto-passare-per-diritto/2546... Read more
UN NATALE PER TELETHON   UN NATALE DALLA PARTE DI TELETHON                      Quest’anno abbiamo deciso  come... Read more
Un 8 marzo di ricostruzione ?Non ancora https://www.startmag.it/blog/pnrr/ Alessandra Servidori                        8 marzo di... Read more
NEET : Start Mag Quanto è grave la situazione nostrana Alessandra Servidori      START MAG 30 Giugno 2019 Ma come i sindacati lo scoprono oggi che c'è... Read more
MEDICO SCOLASTICO SUBITO Alessandra Servidori                                              MEDICO SCOLASTICO SUBITO  Sono... Read more
Export in Italia : la nostra bombola di ossigeno EXPORT IN ITALIA : Rapporto della società italiana SACE sull’export. Come sta il nostro Export... Read more
La lega e il suo programma demolitore Alessandra Servidori  blog startmagazine  11 agosto 2019 Se Borghi  presidente della commissione... Read more
Verso le elezioni e tanta nebbia Alessandra Servidori    Verso le elezioni e tanta nebbia Non c’è stata pausa Natalizia :... Read more
DATI ISTAT: cautela ragionata non gufaggine Alessandra Servidori  CARO RENZI sui dati ISTAT cautela ragionata non gufaggine Noi siamo delle... Read more
Cargivers : attenzione per non essere scippati del Fondo Alessandra Servidori Cargivers atto secondo in confusione :  chiarimenti e suggerimenti per non... Read more
La ruota della fortuna di Renzi : dentro ai raggi del referendum costituzioanle Alessandra Servidori Nella ruota della fortuna di Matteo Renzi si è inserito di prepotenza e in... Read more
aspettando la legge di bilancio e ancora prima la Nadef Alessandra Servidori      Aspettando la legge di bilancio www.ilsussidiario.com    24 settembre... Read more
SINTESI ESSENZIALE DECRETO SOSTEGNI ALESSANDRA SERVIDORI                           ... Read more
Nella ue la parità di genere è ancora una chimera QUI EUROPA  www.ildiariodellavoro.it  Nell’Ue la parita di genere e’ ancora una... Read more
Le disuguaglianza cominciano dalla scuola ALESSANDRA SERVIDORI              Quando parliamo di disuguaglianze la prima considerazione   è... Read more
7 Marzo 2024 Donne : basta ipocrisie Basta ipocrisie. Servono riforme strutturali-  IL RESTO DEL CARLINO – 7 marzo 2024 Alessandra... Read more
legge di Bilancio 2022 : guidina essenziale lavoro e previdenza  ALESSANDRA SERVIDORI Guida essenziale alla Legge di Bilancio : Lavoro e previdenza La legge di... Read more
OSTAGGI troppo silenziosi delle nevrosi gender Sono giorni e giorni che siamo ostaggio di provvedimenti e discussioni sul gender (genericamente... Read more
CARO RENZI 8 MARZO NON FIORI MA OPERE DI BENE Alessandra Servidori .   8 MARZO :D come DEF . Sempre femmina è ma è la nota di aggiornamento (... Read more
IL DIAVOLO veste DROGA Alessandra Servidori IL DIAVOLO VESTE DROGA L’ecstasy è la droga che uccide di più. E le vittime... Read more
Qui Europa :Blog Il diario del lavoro    Alessandra Servidori  22 Giugno il Diario del lavoro  Qui Europa: nuove iniziative... Read more
LAVORO E WELFARE : ANDARE AVANTI -LE NOSTRE PROPOSTE TUTTEPERITALIA Servidori (work in progress) MANIFESTO  PASQUALIZIO SU LAVORO E WELFARE... Read more
A Trieste noi cattolici ci siamo chiarite le idee Alessandra Servidori    A Trieste ci siamo chiarite le idee Dopo le Europee e il caos della... Read more
13 e 14 Luglio TUTTEPERITALIA in prima linea                                                  TUTTEPERITALIA   La premessa è che la... Read more
Parità e imprese .America ed Europa a confronto  ALESSANDRA SERVIDORI La parità di genere nelle imprese : America ed Europa a confronto  La... Read more
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Lega e Pentastellati : attendiamo che onoriate l'Italia verso l'Europa Alessandra Servidori Stiamo attendendo non il nome del prossimo Presidente del Consiglio e dei... Read more
TUTTEPERITALIA aderisce a GENERAZIONE FAMIGLIA Alessandra Servidori   ROMA SABATO 17 TEATRO ADRIANA :  Nasce Generazione famiglia, la rete... Read more
Dalla parte delle ispettrici e ispettori del lavoro Dalla parte delle ispettrici e ispettori del lavoro: politiche attive anche per... Read more
Disabilità e non autosufficienza FAC Francesco Alberto Comellini -Disabilità e non autosufficienza - Profili giuridici e criticità... Read more
CONTRATTI METALMECCANICI E LAVORATORI PUBBLICI:ottimo lavoro! Alessandra Servidori        I PUNTI IN COMUNE DEI CONTRATTI PUBBLICO IMPIEGO E... Read more
Ancora sulle unioni civili : le frequentazioni, l'arroganza,le spinte, ...la pornografia Alessandra Servidori Ancora sulle unioni civili : le frequentazioni ,le spinte, l’arroganza e... Read more
Diritto e potere Scena 2 Alessandra Servidori  ... Read more
Il o la Sindaco per la mia Bologna     Alessandra Servidori   AGOSTO 2015           Il o la Sindaco della mia BOLOGNA Bologna La... Read more
25 Novembre :non bastano più i gesti simbolici   ALESSANDRA SERVIDORI   www.ildiariodellavoro.it  25 novembre giornata internazionale per... Read more
Nuova Professionalità la diversità e il genereITS settembre/ottobre *Alessandra Servidori       Pubblicato oggi 27/ottobre/2021        Rubrica ITS e divari di genere... Read more
ESN : noi partners TutteperItalia per uno sviluppo di politiche sociali e di assistenza  https://www.ildiariodellavoro.it/per-uno-sviluppo-di-politiche-sociali-efficaci-e-di-pratiche-di-as... Read more
Brave commentatrici di libri freschi Maria Di Pietro Recensione di Maria Di Pietro:  UNA GRANITA DI FRAGOLA E PANNA in questi giorni è l'occasione... Read more
NON E' MAI TROPPO TARDI Alessandra Servidori    Alle italiane e italiani serve  il maestro o la maestra Non è mai troppo... Read more
I DIRITTI NON SI DISCUTONO.AL MASSIMO SI SPIEGANO       Mia madre  IVONNE oggi avrebbe compiuto 101 anni a lei dedico questo impegno continuo    ... Read more
Miracoli del virus con la corona in testa Alessandra Servidori Miracoli del virus con la corona in... Read more
24 NOVEMBRE UNIMORE per le Pari Opportunità UNIMORE –Dipartimento GIURISPRUDENZA – CENTRO STUDI LAVORI e RIFORME CESLAR   24 novembre:... Read more
Per Laura Massaro giustizia è fatta.L'alienazione genitoriale è una grande violazione dei diritti   ALESSANDRA SERVIDORI               Per Laura Massaro giustizia è fatta Laura Massaro dopo 9... Read more

Lavoro e ancora lavoro-Luglio 2024 Nuova professionalità

Nuova Professionalità Luglio 2024 ALESSANDRA SERVIDORI

 Rubriche NUOVA PROFESSIONALITÀ _ V/2 (2024)

Innovazioni e Pari opportunità Lavoro e, poi, ancora lavoro a cura di Alessandra Servidori

L’appuntamento Europeo ci costringe a ragionare con una visione allargata sulle proposte che riguardano il mercato del lavoro certamente stando con i piedi ben piantati a terra. Partire dunque da ‘‘Deleghe al Governo in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva, nonché di procedure di controllo e informazione’’ trattandosi oltreché di un percorso per una migliore e più garantita tutela del c.d. lavoro povero, di un’importante riforma delle politiche retributive, contrattuali e delle relazioni industriali, è evidente che sollecitarne l’approvazione definitiva al fine di provvedere al più presto la predisposizione e l’entrata in vigore dei decreti delegati per il perseguimento degli obiettivi maggiormente urgenti è una questione di buonsenso. Dobbiamo, anche per essere competitivi a livello internazionale, assicurare ai lavoratori trattamenti retributivi giusti ed equi in quanto è materia di dibattito il confronto tra le retribuzioni italiane e quelle di altri paesi. Nel fare questo confronto si lamenta una situazione d’inferiorità delle retribuzioni italiane. Mettendo in secondo piano la differente dinamica della produttività del lavoro. Dal 1995 il prodotto per ora lavorata è cresciuto in Italia di appena il 7 per cento contro il 26 per cento dell’area dell’euro nel suo complesso. Il PIL pro capite italiano, che a parità di potere di acquisto nel 1995 era di 9 punti superiore a quello medio dell’area dell’euro, nel 2019 era inferiore di 10 punti. Il fatto è che le retribuzioni medie sono più basse perché sono più basse, rispetto ad altri paesi, quelle più elevate. In Italia solo il 9 per cento dei lavoratori percepisce un reddito lordo annuo superiore a 40mila euro. Tuttavia, negli ultimi anni, sia le misure di sostegno al reddito durante la pandemia e dopo, sia i provvedimenti sulla decontribuzione hanno interessato, in varie misure, i redditi fino a 35mila euro, quando il segmento di contribuenti con un reddito superiore a quel limite (divenuto per legge la soglia ufficiale del benessere) paga il 56% dell’Irpef e come è noto non ha percepito alcun beneficio. È questa una situazione squilibrata e iniqua che va recuperata attraverso le nuove aliquote della riforma fiscale. Ed è evidente che è importante contrastare il lavoro sottopagato, anche in relazione a specifici modelli organizzativi del lavoro e a specifiche categorie di lavoratori, definire, per ciascuna categoria, i contratti collettivi nazionali di lavoro maggiormente applicati in riferimento al numero delle imprese e dei dipendenti, al fine di prevedere che il trattamento economico complessivo minimo del contratto maggiormente applicato sia – ai sensi dell’articolo 36 della Costituzione - la condizione economica minima da riconoscersi ai lavoratori nella stessa categoria; stimolare il rinnovo dei contratti collettivi nel rispetto delle tempistiche stabilite dalle parti sociali, nell’interesse dei lavoratori; contrastare i fenomeni di concorrenza sleale posti in essere mediante la proliferazione di sistemi contrattuali finalizzati ad abbassare il costo del lavoro e a ridurre le tutele dei lavoratori (c.d. dumping contrattuale). Sia per individuare i contratti maggiormente applicati che per contrastare forme di dumping contrattuale è fondamentale definire l’ambito di applicazione ovvero la categoria che in un regime di libertà sindacale è affidato alla contrattazione delle parti a cui non può supplire la legge. Occorre pertanto in fase di prima applicazione fare riferimento alle “‘‘categorie’’ previste dall’Archivio nazionale della contrattazione presso il Cnel. Se deve essere la contrattazione collettiva il principale strumento per estendere erga omnes il trattamento complessivo previsto nei contratti maggiormente applicati diventa indispensabile stimolare il rinnovo dei contratti che avviene con un ritardo medio di 38 mesi ed è quindi inadeguato a tutelare le retribuzioni dal costo della vita. È questo sicuramente uno dei motivi delle basse retribuzioni che si lamentano in Italia. Per rimediare a queste criticità, è necessario favorire la contrattazione decentrata e di prossimità allo scopo di poter ‘‘scambiare’’ nel luogo di lavoro una maggiore produttività e migliore qualità del lavoro con retribuzioni di risultato più elevate. Questi obiettivi possono essere conseguiti tramite adeguate politiche di detassazione che favoriscano queste tipologie di retribuzione e le erogazioni del c.d. welfare aziendale. Quanto alla contrattazione nazionale è importante proporre di istituzionalizzare l’istituto della mediazione del governo nelle vertenze contrattuali. La mediazione non è una novità ma ha sempre fatto parte della prassi delle relazioni industriali, con interventi in situazioni specifiche su richiesta, di volta in volta, delle parti o di particolare situazione di conflittualità. Può essere utile – viste le difficoltà sul terreno dei rinnovi fisiologici dei contratti nazionali specie in alcune categorie, fare della mediazione del governo un passaggio normale nel corso delle procedure di rinnovo. In pratica si tratterebbe di rendere obbligatorio, dopo un arco temporale predefinito in cui i negoziati non sono conclusi, un tentativo di conciliazione. Nel caso che l’iniziativa non abbia esito positivo, trascorso un altro arco temporale predefinito, il governo è tenuto a formulare una proposta di accordo di rinnovo sulla base dei materiali e delle posizioni fino allora emersi nel corso del negoziato. La proposta non è una forma di arbitrato vincolante per le parti, ma avrebbe comunque un rilievo politico significativo. L’avvio negli ultimi tempi di un processo legislativo che caratterizzi l’attuale come la legislatura della partecipazione attiva dei lavoratori alla vita delle imprese, tenendo conto dei progetti di legge di iniziativa popolare rivolti a dare piena attuazione all’art. 46 della Costituzione e nel caso di quello presentato dalla Cisl è fondamentale. Sul “Lavoro temporaneo”, osservando le esperienze compiute nella disciplina dei contratti a termine in altri paesi – in particolare la Spagna, sarebbe saggio: a) Abolire ogni forma di causalità per proroghe o rinnovi nell’arco di 24 mesi. b) Prevedere – anche con misure di incentivazione fiscale – che la conclusione del contratto a termine non comporti l’estinzione automatica del rapporto di lavoro, ma l’obbligo dell’impresa di offrire, ove possibile, al lavoratore una proposta di ricollocamento previo svolgimento se necessario di un periodo di formazione. Se il lavoratore rifiuta l’offerta o si determina l’impossibilità di ricollocarlo, in mancanza di un posto adeguato, si verifica l’estinzione del contratto con una maggiorazione sul tfr secondo tabelle definite nell’ambito della contrattazione collettiva. c) Per il lavoro stagionale si potrebbe prevedere un tipo di contratto a tempo indeterminato, ma la prestazione lavorativa si effettua quando occorre. Nei periodi di non lavoro, i lavoratori, se hanno i requisiti contributivi necessari, percepiscono le prestazioni previste o, altrimenti, hanno la possibilità di provvedervi. Questa condizione lavorativa indurrebbe le aziende ad avvalersi, all’occorrenza, del medesimo personale, in regime di continuità del rapporto di lavoro. Da ultimo, ma non per importanza, rivedere le norme che assegnano funzioni essenziali ai rappresentanti dei lavoratori in azienda o a livello del territorio in materia di salute e sicurezza. I poteri di questi lavoratori sono effettivi; possono disporre senza perdere la retribuzione del tempo necessario per svolgere i loro compiti e soprattutto il rappresentante può «fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro». Ma questi rappresentanti dei lavoratori corrono rischi di rappresaglia? Può darsi, ma sono in grado di difendersi, sulla base delle tutele sono già previste dal TU: «Chi è chiamato dagli altri lavoratori a svolgere tale funzione ‘‘non può subire pregiudizio alcuno a causa dello svolgimento della propria attività e nei suoi confronti si applicano le stesse tutele previste dalla legge per le rappresentanze sindacali». In sostanza, ognuno deve essere “‘‘ispettore di sé stesso’’ e dei propri colleghi. Va reso effettivo il coordinamento dei servizi ispettivi di Inps e Inail per poter svolgere in una volta sola controlli incrociati sulla regolarità complessiva dell’azienda e sulla posizione contributiva, assicurativa e di sicurezza dei  lavoratori. Oggi ogni ispettore guarda alla materia di sua competenza e il coordinamento è affidato alla buona volontà. Dietro però ci sono anche questioni tecniche e informatiche: noi abbiamo un accesso molto parziale alle banche dati di Inps e Inail con le informazioni sulle aziende controllate. Occorre «superare la frammentazione, la disomogeneità delle ispezioni e “un piano organico della prevenzione” e di totale coinvolgimento di tutti i corpi ispettivi in un’unica regia nazionale» e puntare ad una “formazione dei lavoratori reale” e non apparente. Va altresì utilizzata la sanzione della sospensione dell’attività di impresa inadempiente, una misura che si sta rivelando efficace, tanto che negli ultimi anni si è passati da alcune centinaia a migliaia di casi. Fra i risultati conseguiti, va rinnovata l’intesa quinquennale siglata dal Inl con Inail per la condivisione dei database in materia di vigilanza, a favore del processo di implementazione del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro, previsto dal Testo unico in materia di salute e sicurezza. Nell’ambito poi di una auspicabile riforma della sanità andrebbe rivista un’impostazione sostanzialmente ideologica che risale all’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale nel 1978: la teoria della tutela unitaria della salute (prevenzione, cura e riabilitazione) che assegnò anche la problematica infortunistica alle Asl (per fortuna un referendum ha sottratto alle Asl le funzioni in materia di ecologia). In precedenza, l’Inail aveva una competenza esclusiva ed era dotato persino di proprie strutture ospedaliere (i c.d. traumatologici). È abbastanza comprensibile che nel personale delle Asl oberate dai problemi della sanità siano carenti le figure professionali in grado di intervenire sulla sicurezza dei macchinari e sull’organizzazione del lavoro. Per inciso: i medici del lavoro sono in Italia 5,5mila su 14 milioni di lavoratori. Alessandra Servidori

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