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8 marzo il sussidiario.net  ALESSANDRA SERVIDORI   UN GOVERNO AMICO DELLE DONNE? No neanche nell'emergenza Non c’è molto da... Read more
Lasciate lavorare Mattarella Alessandra Servidori             Lasciate lavorare il Presidente Mattarella  Il Presidente... Read more
Lettera aperta al paziente fuggito Alessandra Servidori Lettera aperta al paziente che non ha voluto essere sedato da una... Read more
Magistrati all'attacco della debole politica http://formiche.net/2016/12/27/politici-magistrati/  Alessandra Servidori   In tempo di... Read more
Differenze di genere anche nel digitale Alessandra Servidori - Le disuguaglianze di genere allargano la forbice delle competenze... Read more
Lavoro, sviluppo e welfare. Le proposte socialiste per il Paese” PROGRAMMA – Bologna 26/03/2023 Hotel Carlton “Lavoro, sviluppo e welfare. Le proposte socialiste per il Paese” PROGRAMMA – Bologna 26/03/2023... Read more
Sostegno ai familiari dei disabili Alessandra Servidori Vaccinazione obbligatoria per il personale di nidi   e sostegno ai... Read more
Non rassegnarsi mai! Alessandra Servidori  Contro le donne : non rassegnarsi. Mai. E su la testa  Il recente attacco... Read more
Importante Ordinanza della Consulta : diritto della madre al cognome del figlio Alessandra Servidori DIRITTO DI FAMIGLIA E COGNOME DELLA MADRE : importante Ordinanza della Corte... Read more
ROMA e BOLOGNA cambiamo passo Abitare a Bologna, una volta, significava stare in un posto davvero all’avanguardia, significava... Read more
Abbandono e dispersione nella scuola Alessandra Servidori        ... Read more
Francesco e la giornata del Creato 1 settembre Alessandra Servidori       FRANCESCO ci invita a rispettare e ad amare madre terra   Oggi 1... Read more
OPERE DI BENE NON SOLO PER GLI STUDENTI DI HARVARD Alessandra Servidori Una  notizia fa sempre bene soprattutto quando coinvolge la speranza di... Read more
Italia-Bruxellels-Politiche di genere Alessandra Servidori   ITALIA/BRUXELLES : NOTIZIE IMPORTANTI politiche parità di genere  Grazie... Read more
Pillole di Legge di bilancio: no comment       ASPETTANDO IL GIUDIZIO DELL’EUROPA- RESOCONTO NO COMMENT  I dettagli sul via libera... Read more
LEGGE DI STABILITA' che non ci stabilizza Alessandra Servidori        LEGGE DI STABILITA’ 2017  INTERROGATIVI  PIU’ CHE LEGITTIMI Abbiamo... Read more
Servizi per la famiglia : ripristinare i vaucer ALESSANDRA SERVIDORI  SERVIZI PER LA FAMIGLIA E LA CASA : IN ITALIA BISOGNA RIPRISTINARE I... Read more
I dati tristi di Garanzia Giovani Alessandra Servidori   I dati tristi di Garanzia Giovani  La Commissione Europea ha deciso nei... Read more
EBBENE NO NO AL DECRETO CIRINNA' http://formiche.net/2016/01/09/perche-critico-il-ddl-cirinna/ Alessandra Servidori -Ebbene sì mi... Read more
Virus : se non ci informano lo facciamo noi Alessandra Servidori    - Se non ci informano lo facciamo noi. Dati scientifici e non opinioni... Read more
E Draghi fece ORDER! e altro ancora Alessandra Servidori      startmag  3 marzo    e  Radio in blu 4 marzo ... Read more
IL CURA ITALIA LASCIA SOLE le famiglie  ALESSANDRA SERVIDORI         IL CURA ITALIA LASCIA SOLE LE FAMIGLIE CON PERSONE NON... Read more
Non siamo rassegnati e rassegnate a tenerci i demolitori al governo Alessandra Servidori                                                \n Questo indirizzo... Read more
Per una lettura servidoriana Pasquale   PER UNA LETTURA SERVIDORIANA PASQUALE ( se vi va) AUGURI !!!  Alessandra Servidori    Giovedì... Read more
Donne e uomini nella UE: EUROSTAT denuncia le insopportabili disuguaglianze Alessandra Servidori               Studiare,lavorare, guadagnare in Europa: permangono, anzi... Read more
Social vigliaccamente predatori Alessandra Servidori Considerazioni lucide  sull’era del social e buone vacanze, senza.  Trovo... Read more
E LE DONNE IN PARLAMENTO SEMPRE TROPPO POCHE Alessandra Servidori          E le donne in Parlamento sempre troppo poche!  Ritengo importante... Read more
Legge elettorale : rose con molte spine Alessandra Servidori .     Rose con molte spine : un testo  da maneggiare  con precauzione. 24... Read more
MERKEL REGINA D'EUROPA Alessandra Servidori     Germania al voto : MERKEL  Cancelliera  regina d’Europa - 23 settembre... Read more
BANCHE e dintorni :la storia vera della truffa di Stato Alessandra Servidori – LA storia vera della TRUFFA di STATO La vicenda del “salvataggio delle 4... Read more
IL DDL UNIONI CIVILI è inganno Alessandra Servidori      A Parigi  promossa e firmata la Carta per l’abolizione universale... Read more
Ancora sulla demenziale dominante teoria del gender Alessandra Servidori Ancora sull’educazione (?) teoria di gender Il Sindaco di Venezia ,... Read more
ESN IMPARARE DA POLONIA ROMANIA MOLDAVIA come sostenere i rifugiati ucraini che fuggono dalla maledetta guerra-  ALESSANDRA SERVIDORI       ESN IMPARARE DA POLONIA ROMANIA MOLDAVIA come sostenere i rifugiati... Read more
SENATO BURLESQUE Alessandra Servidori - IL  SENATO BURLESQUE 18 settembre 2015 La politica italiana parlamentare... Read more
Tutti gli impatti del lavoro agile sulle donne www.startmagazin.it 8 marzo 2022  Alessandra Servidori                         ALESSANDRA SERVIDORI                        LA... Read more
CROZZA o CARO! Alessandra Servidori                                         CROZZA o CARO!... Read more
Renzi e i piaceri alle banche piuttosto che alle famiglie  Alessandra Servidori      RENZI e i piaceri alle banche piuttosto che alle famiglie I  politici... Read more
Brucia l'Italia,il suo territorio ma non il debito pubblico Alessandra Servidori BRUCIA L'ITALIA il suo territorio ma non il debito pubblico Aumenta il... Read more
UN SUPER MINISTRO ECONOMICO UE? Alessandra Servidori   Un super ministro per l’economia europea ?                           19... Read more
Buona Pasqua?in verità siamo poco sereni Alessandra Servidori                          Facciamo il punto perché c’è da stare poco... Read more
TUTTEPERITALIA aderisce a GENERAZIONE FAMIGLIA Alessandra Servidori   ROMA SABATO 17 TEATRO ADRIANA :  Nasce Generazione famiglia, la rete... Read more
1 maggio la festa che non c'è                         Alessandra Servidori 1 maggio : la festa che non c’è... Read more
Basta politiche assistenziali : politiche attive e subito   https://www.startmag.it/economia/perche-urge-una-riforma-delle-politiche-attive/             ... Read more
Buone ferie e a settembre! Alessandra Servidori C’è ancora chi si illude che il toscano non più tanto giovanilista, ascolti... Read more
Le ombrelline:pretesto italiano Alessandra Servidori                                          Pretesto italiano Tre giorni fa a... Read more
Oggi 8 marzo tanti contributi e domani 9 Marzo Audizione in Senato PNRR DA ALESSANDRA   alle amiche di TutteperItalia UN 8 MARZO IMPEGNATISSIMO: tante riflessioni sui ... Read more
BOSCHI e Pari Opportunità Alessandra Servidori  E ora il /la Ministra per le Pari opportunità... Read more

NON c'è niente da festeggiare

   8 Marzo 2019 – Se il Word Economic Forum afferma che solo  fra 108 anni il divario di genere si attenuerà non c’è niente da festeggiare e ancora molto da fare.

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 Eurostat recentemente  segnala che in Italia oltre al carico di lavoro a casa, in media superiore a quello degli uomini, le difficoltà lavorative delle donne, nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 49 anni, aumentano in corrispondenza dell’aumento del numero di figli e a questo incremento corrisponde una diminuzione del tasso di occupazione: dal 62,2% per le donne italiane senza figli si scende al 58,4% per le donne con un figlio (percentuale ben lontana dalla media europea, pari al 72,5%), fino ad arrivare al 41,4% nel caso di donne con tre e più figli, dimostrando così come la situazione del lavoro femminile in Italia sia ancora fortemente connessa a quella familiare. La legge di bilancio 2019 (L. 145/2018)  non ha introdotto ulteriori misure volte alla conciliazione vita – lavoro rispetto a quelle preesistenti . Anzi l'articolo 1, c. 485 riconosce alle lavoratrici la facoltà di astenersi dal lavoro esclusivamente dopo il parto, entro i cinque mesi successivi allo stesso, a condizione che il medico competente attesti che tale opzione non porti pregiudizio alla salute della donna e del bambino e questo francamente pone dei problemi  e ritengo che questa modifica sia sbagliata. Se è vero che la gravidanza non è una malattia e che moltissime donne, hanno lavorato fino all’ultimo mese perché godevano di buona salute e avevano una professione che glielo consentiva, questa modifica è tutta a carico della lavoratrice che rischia così di trovarsi di fronte a un ricatto. La scelta di quanto e come lavorare, non è completamente in capo al lavoratore e da qui deriva il forte rischio di trasformare la possibilità prevista in un obbligo. Tre mesi di maternità dopo il parto spesso risultano insufficienti, considerando lo stato dei servizi all’infanzia in gran parte del nostro Paese. L’idea di far scegliere alle donne quando assentarsi prima del parto è sicuramente il modo peggiore di affrontare una questione assai complessa come quella della maternità per le donne lavoratrici. Prima andrebbero adeguati i servizi e cambiata la normativa sul lavoro e  soprattutto, andrebbe cambiata quella mentalità che considera le madri lavoratrici  delle professioniste a metà. Al contrario una mamma che lavora è una donna che moltiplica tutto ma non  bisogna cadere piuttosto nella trappola della ‘superdonna’. Semplicemente  le donne, se vogliono, fanno figli.  Un governo non aiuta le donne con un mese in meno di maternità, ma con servizi in più. Con questo provvedimento del Governo si svalutano importanti diritti conquistati in passato dalle donne. Lo spirito  è quello di un orientamento individualista e non di una tutela sociale della maternità, con la conseguente svalutazione dei significati simbolici legati all’evento. Da tempo nel nostro Paese si assiste ad un calo demografico inarrestabile : si registra una media di 1,32 figli per donna, con 449mila nascite nel 2018, 120mila in meno rispetto a dieci anni fa. Annualmente l’Ispettorato Nazionale del Lavoro pubblica il monitoraggio nazionale delle convalide delle dimissioni e delle risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri  che dà conferma della stretta correlazione tra maternità e disoccupazione. Dall’ultimo report  fine 2018,  nel corso del 2017 il numero complessivo di dimissioni e risoluzioni consensuali convalidate a livello nazionale è stato pari a 39.738 (dato in crescita del 5% rispetto a quello rilevato nel 2016, pari a 37.738), di cui 37.248 dimissioni volontarie che  hanno riguardato soprattutto le lavoratrici madri, a cui sono riconducibili 30.672 provvedimenti (il 77% del totale); di contro, 9.066 riguardano i lavoratori padri, un numero contenuto anche se in aumento in termini assoluti. Un altro provvedimento discutibile e “no buono”della legge finanziaria è l'articolo 1, c. 486  che pone a carico dei datori di lavoro, pubblici e privati, che stipulano accordi per lo svolgimento dell'attività lavorativa in modalità agile (smart working), l'obbligo di dare priorità alle richieste delle  lavoratrici nei tre anni successivi alla conclusione del congedo di maternità, ovvero ai lavoratori con figli disabili che necessitino di un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale. Questo - al di là del fatto che snatura lo smart working, che non è innanzitutto una soluzione di conciliazione famiglia-lavoro ma uno strumento di innovazione dei processi organizzativi - rischia di innescare meccanismi che, invece di favorire le donne, accentuino ancora di più l’onere della cura sulla sfera femminile. Non è chiaro infatti perché in caso di figli con disabilità si vogliano favorire (giustamente) entrambi i genitori, mentre per la cura destinata alla prima infanzia l’attenzione sia esclusivamente sulle madri. Altro provvedimento sicuramente non dalla parte delle donne è  “ quota 100”. Inps ci consegna  dati certi da cui si evince come una manovra 'maschile' e 'settentrionale', ovvero una manovra la cui platea di beneficiari è composta principalmente da uomini, e in secondo luogo da uomini e donne residenti nelle regioni del Nord Italia.  Riforme previdenziali opportune per garantire sostenibilità al sistema dei conti pubblici, non possono  subito rimediare alle 'imperfezioni' di un mercato del lavoro in cui la componente femminile ha numerose difficoltà in termini di accesso, equità retributiva, segregazione orizzontale e verticale, difficoltà di work life balance e dunque scarsa contribuzione e basse pensioni.  Ma  quota 100 e opzione donna oltre a non sanare, in fase di ritiro dal lavoro, i gap di genere connessi alle differenti storie lavorative di uomini e donne li ribadiscano, favorendo ancora una volta una ridotta platea di beneficiari maschi.

 

 

 

 

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