La scuola violata
http://formiche.net/2018/01/19/la-scuola-violata/
Alessandra Servidori
La scuola violata
Conosco Valeria Fedeli da 40 anni e so che ce la sta mettendo tutta ma il sistema scolastico e formativo italiano è veramente messo malissimo ed è all’indice delle graduatorie comparate internazionali. Tutti i giorni sulle prime pagine dei giornali e non per meriti : dalle assistenti che non aiutano un disabile ad andare in bagno, ai professori che molestano le alunne e gli alunni, agli asili nido lagher dove le maestre menano i piccoli ,all’alternanza scuola lavoro che viene definita –ultima nelle graduatorie- -come “ sbilanciata sulle conoscenze teoriche,trascurata sulle applicazioni pratiche,accentua la frattura tra cultura e vita e appiattita sulle logiche di mercato,dominata dalla ricerca del profitto a scapito della formazione umanistica” . Ci ritroviamo così con un abbandono scolastico che sfiora il trenta per cento e la disoccupazione giovanile che arriva al quaranta per cento. Quale sarà l’impegno del nuovo governo dopo il 4 marzo? Ecco di questa nostra scuola che va salvata dal declino nessuno parla, nessuno si impegna. Torniamo con urgenza a riscoprire il valore vero, autentico e reale della didattica, di quella didattica, cioè, che trasmette saperi, conoscenze da tradursi in abilità e non lasciamoci naufragare in quella miniera di progetti che ogni giorno vengono diramati alle scuole. I nostri alunni non sanno più coniugare i verbi, non sanno leggere, non sanno scrivere una frase semplice, non conoscono le regole elementari le la scuola di oggi che fa: continua a fare un mare di progetti che non accrescono affatto le abilità linguistiche e comunicative ma stanno solo affossando la scuola facendole perdere sempre più i suoi connotati di luogo di crescita e di conoscenze. La scuola ha bisogno di rafforzare le conoscenze che stanno diventando sempre più labili ed evanescenti. Alcune scuole sono diventate piccole aziende dove i docenti hanno perduto la loro funzione educativa e formativa soffocati da mille scartoffie e stritolati da un sistema che ha smarrito la sua bussola e soprattutto non verifica il loro merito, costretti a assolvere ai dettami dirigenziali. Cerchiamo di riportare la scuola nel suo originale alveo, torniamo ad insegnare la grammatica italiana, la matematica, le lingue straniere. Cerchiamo di preparare una generazione di alunni preparati che si approprino delle competenze importanti per la vita lavorativa e che sappiano risolvere i problemi reali che, di volta in volta, si presentano e rendiamo la scuola più formativa anche con i nuovi mezzi di informazione che sono veramente potenti. Riflettiamo.