Previous Next
Grazie Iole il cielo ti accolga Alessandra Servidori Iole Santelli coraggiosa indomita e soprattutto leale. “Grazie prof” la sua... Read more
Seminario 18 marzo 2019 Bologna Si terrà a Bologna, il prossimo 18 marzo 2019, il seminario dal titolo "I diritti delle persone... Read more
E NON SI DICA CHE NON E' VERO Alessandra Servidori         E non si dica che non è vero La volgarità non è mai stata una... Read more
Diritti Umani :ONU bacchetta l'Italia ALESSANDRA SERVIDORI     IL Consiglio ONU per i Diritti Umani, durante la procedura che... Read more
DANNI A FERRAGOSTO https://www.startmag.it/economia/che-cosa-serve-su-lavoro-welfare-e-fisco/ startmagazine 15... Read more
UN NATALE PER TELETHON   UN NATALE DALLA PARTE DI TELETHON                      Quest’anno abbiamo deciso  come... Read more
Una rete virtuosa dalla parte dei cittadini e della salute Alessandra Servidori                    Una rete virtuosa  dalla parte dei cittadini e della... Read more
E' arrivato il lavoro autonomo Alessandra Servidori Il disegno di legge s AS 2233b  Misure per la tutela del lavoro autonomo... Read more
TUTTEPERITALIA aderisce a GENERAZIONE FAMIGLIA Alessandra Servidori   ROMA SABATO 17 TEATRO ADRIANA :  Nasce Generazione famiglia, la rete... Read more
19 Aprile 2016 : Senato.Noi tuttiperRoma contro il cancro RASSEGNA STAMPA -GIORNATA DI STUDIO UNA ROAD MAP CONTRO IL CANCRO: INSIEME LA STRADA È MENO... Read more
E pensare che si dicono ancora democratici Comunque l’arroganza e l’ignoranza dell’attuale  spezzatino PD sta portando il nostro BELPAESE... Read more
Come ci ha cambiato il Covid https://www.ildiariodellavoro.it/come-il-confinamento-ci-ha-cambiato-la-vita-il-rapporto-ue-living-a... Read more
Il bluf salviniano sull'immigrazione Alessandra Servidori  Il bluf   salviniano dell’immigrazione Dopo 7 mesi di non verità e di... Read more
Per Marco : sempre con lui e le sue idee UNIBO PER MARCO  19 anni senza di lui ma sempre con lui Domani ricorre il 19esimo anniversario... Read more
PILLOLE di STABILITA' -11 Gennaio 2016     PROF .ALESSANDRA SERVIDORI  -  DIRETTORE CESLAR-UNIMORE Pillole LEGGE DI STABILITA’  Sono... Read more
JOBS ACT :ultimi 4 decreti :piccola guidina                                   ALESSANDRA SERVIDORI  12 settembre 2015 Jobs Act - Approvati... Read more
I dati tristi di Garanzia Giovani Alessandra Servidori   I dati tristi di Garanzia Giovani  La Commissione Europea ha deciso nei... Read more
Noi e il cancro Dalla parte delle persone “lungo sopravviventi” Ci chiamano così siamo sopravissute al cancro e... Read more
L'Impatto del Covid sul lavoro femminile l post di Alessandra Servidori  l'impatto del covid sul lavoro femminile  www.startmag.it 16... Read more
La scuola violata http://formiche.net/2018/01/19/la-scuola-violata/ Alessandra Servidori La scuola... Read more
Per Laura Massaro giustizia è fatta.L'alienazione genitoriale è una grande violazione dei diritti   ALESSANDRA SERVIDORI               Per Laura Massaro giustizia è fatta Laura Massaro dopo 9... Read more
Ancora sulle unioni civili : le frequentazioni, l'arroganza,le spinte, ...la pornografia Alessandra Servidori Ancora sulle unioni civili : le frequentazioni ,le spinte, l’arroganza e... Read more
La prevenzione,la salute e la sicurezza sul lavoro e anche questione di genere femminile Alessandra Servidori  La prevenzione la salute e la sicurezza sul lavoro è anche una questione... Read more
E siamo ancora qui.eh... già ALESSANDRA SERVIDORI E siamo ancora qui ,eh già !       GUALTIERI e la manovra     17 settembre... Read more
Chi si occupa dei diritti dei delle persone disabili? Alessandra Servidori    BLOG FORMICHE.NET  8 gennaio 2020 Chi si occupa  dei diritti delle... Read more
330 miliardi dalla Ue per progetti locali e regionali Alessandra Servidori    IL DIARIO DEL LAVORO 7 aprile 2021 Qui Europa L'UE rende disponibili... Read more
Un secchio di acqua gelata in testa a quei tre Alessandra Servidori L’economia italiana e quella internazionale : non possiamo non dirci non in... Read more
LA SCUOLA ALTERNATA Alessandra Servidori 12 OTTOBRE 2015  Domenica la mia amica Fiorella insegnante in una scuola... Read more
Sistema bancario nostrano : obbligatorio dire la verità Alessandra Servidori                   Sistema bancario e aiuti di Stato : obbligatorio dire la... Read more
Disabilità e non autosufficienza FAC Francesco Alberto Comellini -Disabilità e non autosufficienza - Profili giuridici e criticità... Read more
E' arrivato il giorno........... Alessandra Servidori               Ed è arrivato il giorno……. e il tempo di dire quel che... Read more
Ancora sulla demenziale dominante teoria del gender Alessandra Servidori Ancora sull’educazione (?) teoria di gender Il Sindaco di Venezia ,... Read more
Questa guerra va combattuta contro il tiranno omicida seriale                          Alessandra Servidori                        Ho ascoltato ho letto  ho... Read more
ITALIA lasciata sola con l'esodo biblico  ALESSANDRA SERVIDORI            IMMIGRAZIONE E ITALIA isolata Dalla grande mela il giovane... Read more
Un 8 marzo di ricostruzione ?Non ancora https://www.startmag.it/blog/pnrr/ Alessandra Servidori                        8 marzo di... Read more
Dimissioni sul lavoro e povertà LAVORO E WELFARE Dimissioni sul lavoro e povertà, testi a confronto Autore: Alessandra... Read more
DIMISSIONI FANTASMA DIMISSIONI  LAVORATRICI FANTASMA Con una laconica comunicazione alle consigliere territoriali... Read more
LIA DE ZORZI VICE PRESIDENTETUTTEPERITALIA LIA DE ZORZI        VICE PRESIDENTE TUTTEPERITALIA  Come co-autrice della guida amichevole sui... Read more
Perché la morte con prepotenza delle tante donne private del diritto alla vita non sia vana. Alessandra Servidori             \n Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E'... Read more
Tre disattenzione inaccettabili per i disabili a cui rimediare https://www.ilsussidiario.net/news/lavoratori-disabili-le-disattenzioni-della-politica-a-cui-rimedia... Read more
IL PARLAMENTO SU TEMPI DI VITA E DI LAVORO SI SVEGLIA DAL LETARGO   ALESSANDRA SERVIDORI EVVIVA : Il Parlamento UE si sveglia dal letargo! Notizie dal... Read more
Dei diritti e delle pene A che punto siamo sul PNRR Università e ricerca- Alessandra Servidori ... Read more
DONNE e PENSIONI DI REVERSIBILITA' Alessandra Servidori          Donne e pensioni  di reversibilità:   Sono l’ 88%  delle pensioni... Read more
No,Vasco Rossi no Alessandra Servidori      no Vasco Rossi no  Rimango perplessa, molto perplessa e anche... Read more
DIRITTO E POTERE -Scena terza Alessandra Servidori - Diritto e potere scena terza-  29 maggio 2016 Proseguiamo con il... Read more
Una scuola ammalata cronica Alessandra Servidori     Una scuola ammalata cronica   La ministra Fedeli ha ereditato una... Read more
7 Marzo 2024 Donne : basta ipocrisie Basta ipocrisie. Servono riforme strutturali-  IL RESTO DEL CARLINO – 7 marzo 2024 Alessandra... Read more

Regole e lavori

Cosa non cambia o  cambia nella Pubblica Amministrazione

La verità soltanto la verità. Cerchiamo di spiegare idilemma/diatriba JOBS ACT pubblico e privato ( e come dice una pubblicità in voga in questi girono :” ma parliamo italiano!") E dunque, REGOLE DEL LAVORO: si estendono o non si estendono ? Questa la domanda che le e gli italiani si stanno facendo in questi giorni e la confusione che si è generata tra ministri addetti ai lavori e grilli parlanti.

Noi lo diciamo subito: siamo d’accordo con Pietro Ichino e con il “lavorare per una unificazione tra le regole del diritto del lavoro pubblico e privato”, anche se capiamo bene che la strada è ancora lunga e complicata. Cerchiamo di chiarire semplicemente perché la materia non è automaticamente estendibile al pubblico impiego, dove, non è prevista la fattispecie del licenziamento economico, tanto meno di carattere individuale. Solo nei licenziamenti collettivi vi è una particolare normativa sulla mobilità che potrebbe, con caratteristiche differenti e specifiche, essere equiparata alla funzione svolta, nel settore privato, dalla procedura prevista  per i licenziamenti collettivi, ma ne parliamo in seguito. 

Per la regolazione dei rapporti di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni  vige ancora e sempre l’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive integrazioni, ai quali la cosìdetta Legge Brunetta Legge 4 marzo 2009, n. 15 in merito non ha portato nessuna modifica. La Brunetta infatti si è solo limitata a obiettivi di rendimento annuale per ciascuna pubblica amministrazione; a class action: prevista anche nei confronti della paa mettere mano alla contrattazione collettiva: una riforma dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran); un ruolo della Corte dei Conti: potrà effettuare controlli sulla PA su richiesta di Governo e commissioni parlamentari; in merito ai dirigenti: previsto un minimo del 30% dello stipendio legato alla produttività e stages di formazione all'estero; identificabilità: obbligo per il personale a contatto con il pubblico il cartellino identificativo o la targa indicante nome e cognome sulla scrivania; premi: incentivi alla produttività per i dipendenti con le valutazioni più alte; trasparenza: disponibilità immediata mediante la rete internet di tutti i dati sui quali si basano le valutazioni. E neanche la Legge sulla trasparenza amministrativa il decreto legislativo n. 33 del 14 marzo 2013 ha compiuto il passo necessario limitandosi solo ad adempimenti e sanzioni.

Però e però le regole appena approvate e quelle attuative future  si applicheranno anche ai lavoratori delle pubbliche amministrazioni (eccetto ovviamente le categorie residuali in regime di diritto pubblico) secondo l’art. 2, comma 2,del decreto legislativo n. 165 del 2001, che recita “I rapporti di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell’impresa, fatte salve le diverse disposizioni contenute nel presente decreto, che costituiscono disposizioni a carattere imperativo”, e dall’art. 51, comma 2, del medesimo decreto che dichiara applicabile alle pubbliche amministrazioni lo Statuto dei lavoratori a prescindere dal numero dei dipendenti’’.  Dunque non è errata l’interpretazione del Professor Ichino : le future assunzioni nelle pubbliche amministrazioni avverranno  con il contratto di lavoro subordinato a tutele crescenti e non c’è dubbio che una uniformità tra la normativa pubblico e privato sarebbe finalmente una riforma vera, metterebbe fine al dualismo tra lavoratori pubblici e privati che fino ad ora evidente. Infatti tutto il processo riformatore fino ad oggi avviato e mai compiuto completamente aveva escluso espressamente via via la pubblica amministrazione. E il perché è sempre nella mancanza di coraggio del portare avanti una riforma che premi veramente il merito e faccia chiarezza. Oggi nel settore pubblico si applica già la disciplina generale, del recesso del datore di lavoro, ma ci sono così pochi licenziamenti di pubblici dipendenti, applicandosi l’articolo 18, in una situazione di elevatissima imprevedibilità dell’esito del giudizio, se il giudice ritiene il licenziamento non sufficientemente giustificato e dispone reintegrazione e risarcimento, il dirigente che ha compiuto l’atto si vede imputare la responsabilità per il danno erariale causato. E’ rarissimo che un dirigente sia disposto a rischiare i suoi risparmi  per licenziare un dipendente: meglio il consueto patto di reciproco riconoscimento del diritto all’inefficienza, per cui il dirigente non mette sotto controllo i dipendenti e questi non mettono sotto stress lui. Comunque quando e se nel settore pubblico si applicherà la nuova disciplina, non ci sarà certo il rischio di un eccesso di licenziamenti: i controlli interni delle amministrazioni costituiranno sicuramente un forte freno contro eccessi di questo genere. Ma quanto meno sarà possibile che si attivi il licenziamento disciplinare in una percentuale di casi non ridicolmente bassa come l’attuale e si porrà termine al lunghissimo periodo - tredici anni!-  durante il quale  non è stata attivata una sola procedura di riduzione degli organici in una amministrazione italiana con conseguente messa in mobilità dei dipendenti, come previsto dall’articolo 33 del Testo unico del 2001.  

E per capire le resistenze ad una uniformità delle normative pubbliche private è bene ricordare   che la legge Biagi  30 del 2003, ad esempio, l’art. 6 recitava: “Le disposizioni degli articoli da 1 a 5 non si applicano al personale delle pubbliche amministrazioni ove non siano espressamente richiamate”. Ancora l’esclusione dei rapporti di lavoro alle dipendenze di amministrazioni pubbliche con specifico riferimento  al lavoro a tempo parziale e alla certificazione dei contratti (articoli 3 e 5). E ancora nella legge Fornero n. 92 del 2012, l’art. 1, comma 7, pur con formula più ambigua specificava: “Le disposizioni della presente legge, per quanto da esse non espressamente previsto, costituiscono principi e criteri per la regolazione dei rapporti di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, in coerenza con quanto disposto dall’articolo 2, comma 2, del medesimo decreto legislativo. Restano ferme le previsioni di cui all’articolo 3 del medesimo decreto legislativo”. E il successivo comma 8 affidava al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche, il compito di individuare e definire, “anche mediante iniziative normative, gli ambiti, le modalità e i tempi di armonizzazione della disciplina relativa ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche”. E questa era ed è la via da seguire, così come per esempio la questione dei congedi parentali a ora ancora oggi appesi ad una incertezza che sicuramente non è risolta dal rimando incerto alla contrattazione decentrata.

Per essere ancora più chiari. La legge 28 giugno 2012, n. 92, contenente “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”, al fine di promuovere una cultura di maggiore condivisione dei compiti genitoriali e favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro della famiglia, introduce, in via sperimentale per il triennio 2013-2015, due istituti che si collocano nel contesto della tutela della maternità e della paternità quale disciplinata dal d.lgs. n. 151/2001. Trattasi del congedo obbligatorio di un giorno e del congedo facoltativo di due giorni fruibili dal padre lavoratore dipendente  entro i primi cinque mesi decorrenti dalla nascita del figlio o, in caso di affidamento o di adozione nazionale,  dall’effettivo ingresso del minore in famiglia o dall’ingresso del minore in Italia nei casi di adozione internazionale (art. 4, comma 24, lettera a); Congedi parentali, fruizione a ore  a partire dal 1° gennaio 2013, secondo le disposizioni che saranno adottate dai Ccnl, che dovranno individuare le modalità di fruizione e i criteri di calcolo della base oraria. Si tratta dei congedi che spettano a ciascun genitore lavoratore, nei primi otto anni di vita del bambino, fino a un periodo massimo di sei mesi di astensione (continuativo o frazionato). Per i dipendenti pubblici, invece, l’applicazione del congedo parentale a ore  è  lontana a causa del blocco della contrattazione collettiva nazionale, a cui tocca l’onere di stabilire le modalità di applicazione della nuova formula di congedo. Il Dipartimento della Funzione Pubblica, ha negato l’applicazione del congedo a ore spiegando che per la sua applicazione “l’amministrazione dovrà attendere il recepimento attraverso il contratto collettivo di comparto o la contrattazione quadro”, negando di fatto la possibilità offerta alla contrattazione collettiva secondaria dallo stesso ministero. Mentre invece  per quanto riguarda il contributo economico di 80 euro, per la madre lavoratrice anche della Pubblica Amministrazione ,  vale il cosidetto bonus bebè, erogato per un periodo massimo di tre anni e, come il contributo in contanti concesso per nuove nascite da destinare alle famiglie con un reddito basso sulla base dell'Isee, non fino a 90 mila euro come erroneamente annunciato ma fino a 25.000 euro. In più si è  aumentato con la legge di stabilità 2014, il voucher baby sitter a 600 euro al mese dalle attuali 300 previste dalla legge 92/2012. Per usufruire del voucher baby sitter le lavoratrici dovranno fare un'apposita domanda via internet all' Inps entro il 31 dicembre. La procedura per presentare la domanda online è  più semplice e veloce e non sarà necessario il modello Isee perché la norma riguarderà tutte le neomamme.

 Alessandra Servidori - 30 dicembre 2014

Copyright © 2013 www.tutteperitalia.it. Tutti i diritti riservati.