Qualche giorno fa sui giornali tedeschi è uscito un furioso attacco ad Anghela Merkel accusata di non possedere una chiara visione di ciò che si vuole costruire in alternativa a quello che c’è oggi sia in Germania che in Europa. Direi che su questo piano il giovane Renzi è sicuramente molto simile alla cancelliera . Così la critica si presta a coloro che in Italia definiscono il movimento concentrico del toscano e del suo esecutivo un attentato alla democrazia e attribuendo a questo processo di trasformazione l’obiettivo di arrivare ad una dittatura, ma noi pensiamo che ne sia una forzatura perché proprio nel giorno in cui Silvio Berlusconi è stato liberato dall’accusa di infamia questa è una tesi delirante perché poi la persecuzione calunniosa di cui è stato vittima Silvio non regge davanti alla magistratura giudicante. Allora oggi a mente sgombra da pregiudiziali demenziali e pettegolezzi vediamo che consigli dare ai e alle nostre fans. Cosa serve al Paese in questa fase in cui non solo Renzi ma il Paese si gioca tutto, sotto il profilo economico, della tenuta sociale, della modernizzazione istituzionale e amministrativa. Prima di tutto facciamo venire fuori la verità sulle nostre reali condizioni di salute e su cosa sta succedendo.
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Alimentare illusioni facili rischiando di trasformarsi in delusioni e, di conseguenza, in pesanti frustrazioni è un rischio reale. Lo diciamo perché non siamo delle volatili con gli occhi tondi che si dice cretinamente portino sfortuna. Anzi siamo sempre menti eccellenti che volentieri e responsabilmente stiamo sul pezzo e con i piedi e il buonsenso ben argomentati e anche culturalmente robusti piantati per terra.
Sì perché a ben studiare i dati, gli indicatori economici sono ancora molto bruttini. A cominciare dal PIL, che, se come tutto fa pensare avrà il segno meno anche nel secondo trimestre, come nel primo, ci farà tornare formalmente in recessione. A questo si aggiungono le notizie che arrivano dal fronte della finanza pubblica. Il debito pubblico ha abbondantemente superato i 2100 miliardi e il 135% del PIL, con 82 miliardi di interessi da pagare (circa il 5% del PIL) a cui si aggiungono altri 17 miliardi come effetto della deflazione sul debito. Non solo. Con la crescita che, nel migliore di casi sarà un terzo del +0,8% previsto dal governo, sarà impossibile rispettare i parametri europei, a meno di prevedere una manovra correttiva di almeno 20-25 miliardi. Appunto e in ottobre questo succederà.
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Il vaso senza fondo del debito pubblico si sta paurosamente allargando ma l’attenzione è distolta dalla devastante bozza di legge elettorale patteggiata da Renzi e Berlusconi sulla quale un pasticciaccio di proporzioni inverosimili finalmente sta destando la contrarietà trasversale dei sudditi di destra e sinistra dei due. Personalmente mi batterò con quella sana parte di popolo italiano per avere ancora il diritto di sceglierci chi votare esprimendo la preferenza perché sieda in parlamento senza nessuna demenziale coatta sottomissione. Oggi però riteniamo fondamentale svegliare il can che dorme e parlare dunque di fisco . Dal primo luglio e guardate bene in concomitanza del semestre tricolore europeo, è operativa la maggiorazione fiscale che colpisce il risparmio e così sarà l’ennensimo prelievo che inaugura altre sottrazioni con la scusa di creare un fondo europeo ( idea malsana di Del Rio ). Ma se l’obiettivo del Governo è quello di federare il debito attenzione perché non siamo ancora in grado di creare gli union-bond , mentre come peraltro noi abbiamo più volte suggerito è utile creare un fondo italiano che scambi liquidità contro abbattimento del debito pubblico, prendendo in carico patrimonio da vendere. Invece cosa fa il governo ? ci impone maggiori tasse sul risparmio così che i cittadini che comunque stanno rinunciando ai consumi- dati istat!- devono privarsi dei frutti dei faticosi risparmi della loro vita per dare soldi a uno Stato che non rinuncia alla spesa improduttiva e non sa distinguere la spesa essenziale da quella superflua.
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MOVIMENTO PER LA RICOSTRUZIONE LIBERA E FORTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
GIUGNO 2013
Premessa : Siamo convinte della necessità di una vera maggioranza politica
Per condurre in modo coerente e compiuto la ricostruzione e l’ammodernamento del Paese è necessario che questi siano guidati da una maggioranza politica reale e che non risenta dei limiti fisiologici di una maggioranza costruita sull’emergenza. Definirne gli indirizzi, i metodi, i contenuti, la composizione, è la vera domanda alla quale le italiane e gli italiani attendono una risposta chiara.
Noi siamo convinte che una classe dirigente è tale se è in grado di esprimere e dirigere indirizzi dichiarati, sui quali si può generare consenso o dissenso, ma riguardo ai quali non possono esser fatte concessioni alla demagogia o all’opportunismo.
Come premessa noi affermiamo apprezzamento per l’impegno dell’attuale Governo Letta. Siamo consapevoli comunque che occorre una nuova maggioranza, che abbia la capacità, la statura, e la volontà di costruirsi nel proporre al Paese con passione e competenza una nuova casa comune della Repubblica italiana che indichi, accanto ai sacrifici necessari al non rinviabile risanamento, anche l’equa ripartizione dei relativi pesi e delle politiche di inclusione e tutela sociale, la rimozione dei privilegi corporativi, e quelle politiche di sviluppo, valorizzazione, liberazione delle energie e delle capacità italiane, che diano alle cittadine e ai cittadini il senso dell’utilità e della condivisione dei loro sacrifici e la convinzione fondata di stare tutti operando per un futuro e per un’Italia migliori.
Lo scopo del nostro movimento è quello di costruire insieme un progetto comune e assicurare a quest’area la presenza nel Paese e in futuro chissà nel Parlamento, come libera e forte anche da un punto di vista elettorale e quale che sia la futura e più o meno onesta legge che governerà le prossime elezioni, in rapporto di alleanza con le altre forze, movimenti, associazioni, partiti riformatori e riformatrici che condividono il nostro manifesto.
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